Museo degli Strumenti per il Calcolo

Ottimo museo per chi volesse approfondire la storia dei calcolatori elettronici. Al suo interno potrete trovare moltissimi esemplari di computer partendo da strumenti per il semplice calcolo fino ai primi Mac. Le guide sono molto preparate e ritengo siano in grado di inquadrare al meglio ogni singolo oggetto esposto. Consigliatissimo per gli amanti del genere e per chi volesse scoprire qualcosa di nuovo.

Interessante. Vecchi ricordi di un adolescenza curiosa passata intorno a questi macchinari. Allora se ne percepiva il funzionamento semplice e meccanico. Oggi la miniaturizzazione ne nasconde la complessità.

Spettacolo con Matei Visniec di altissimo spessore culturale, grazie alla associazione culturale NOSODI.

Fantastico museo ricco di esemplari di calcolatori, dai più semplici e datati ai primi computer dei giorni nostri. Permette di conoscere meglio e approfondire la storia e l' evoluzione dei calcolatori elettronici. Interessante l' attività di decifrazione dei codici. Le guide sono molto preparate e disponibili.

Il Museo ha del potenziale, ma è fin troppo scarno. L'esposizione consiste in 4 sale di cui solo due con descrizioni circa i modelli di calcolatori esposti e i rispettivi anni di produzione. Le restanti due sale includono dei supercomputer d'epoca per i quali non sono però riportate informazioni. Visto il prezzo irrisorio del biglietto (€2.50), vale comunque la pena di visitarlo. Il locale non è climatizzato, quindi se ne sconsiglia la visita nelle ore più calde.

Piccolo museo ma molto interessante. Un viaggio nella storia dei calcolatori.Da provare assolutamente!

che squallore vedere una risorsa così preziosa in stato di abbandono! (pisa capitale di internet e dell’informatica, dove lavoravano capriz, denoth e tantissimi altri geni, dove c’era il cnuce, con il primo computer 70/90 grande come una stanza!), così come tutta l’area dei vecchi macelli, completamente deserta e fatiscente, dovunque al mondo sarebbe zeppa di attività attrattive x Pisani e stranieri, povera pisa… città dalle infinite risorse ignorate e dimenticate da dio e perennemente malgestita (vecchi macelli, cittadella, stazione coltano, marina/tirrenia, ex caserme, palazzo congressi (indecente), musei aperti quasi mai schiavi dei sindacati-vedi antiche navi, ecc ecc)

Molto interessante, ora che stanno facendo lavori nelle strutture adiacenti non facilissimo da trovare. Merita una visita anche per fare vedere ai ragazzi, abituati a computer portatili, come erano i primi calcolatori che occupavano intere stanze.

Descrizioni solo nella prima sala, la seconda è lasciata al fai da te. La terza, una delle più interessanti è in stato di quasi abbandono. Comunque ci sono i più diffusi home computer degli anni 80, calcolatrici elettriche e meccaniche dei ‘60 ( e oltre) e alcune componenti dei primissimi calcolatori.

Il percorso espositivo spazia dagli aritmometri dell’Ottocento ai grandi calcolatori degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, fino ai prodotti più rilevanti nella storia del Personal Computer.Si può accedere al museo dall’entrata di Largo Padre Renzo Spadoni (lungo via Nicola Pisano) oppure da via Bonanno Pisano 2/B per la ex Via dei Macelli.A piedi, il Museo dista circa 25′ dalla Staz. Centrale, circa 15′ da Piazza del Duomo.