Occasioni Musicali

Il vecchio proprietario è una persona ineducata e presuntuosa; sono entrato attratto dagli articoli misti in vetrina e ho chiesto se potevo dare un occhiata,mi ha mandato via in malo modo perché secondo lui,in quell'accozzaglia di roba avrei dovuto saper già cosa mi serviva.Il pover'uomo c'è da capirlo avrà timore che qualcuno si intaschi qualcuno di quegli oggettini che aimé si porterà nella tomba se non si apre al mondo...Mi dispiace dirlo ma sono personaggi come lui che fanno sparire questi piccoli negozietti,peccato lui abbia dimenticato che il miglior pregio per un commerciante è saper vendere,se voleva fare il direttore di museo stava agli Uffizi. Andate da un altra parte,la gentilezza e l'educazione è lì sconosciuta.

Peccato, poteva essere una bella esperienza. Il negozio dall'esterno è carino, di quelli che attirano il passante, specie se musicista o appassionato. Peccato per il negoziante, pronto a giudicare al primo sguardo quale cliente sia adatto o meno a entrare nel suo regno, del quale probabilmente è fin troppo orgoglioso. Al di là di qualche chicca che sicuramente conserva ma che non abbiamo avuto occasione di scoprire (posto non adatto alla scoperta, o sai esattamente cosa vuoi o fuori dai piedi, cosa assurda in questo tipo di esercizio), il resto delle possibili occasioni" son cianfrusaglie in alcuni casi pure mal ridotte

Ho letto diverse recensioni negative, ne capisco il senso, ma non l'insensibilità con le quali sono state pensate.Ormai tutto si da per scontato, anche il fatto di poter andare ovunque e sempre.Premesso questo, non posso non esimermi dal non palesare anche io una stella, ma per il solo fatto di non essere riuscito ad entrare. All'ingresso c'è un uomo, lui, l'unico imperatore di questo regno creato da fotogrammi di storia vissuta.Una persona che sotto le sue mani ha toccato migliaia di oggetti. Valori differenti, legni levigati dal tempo e con storie infinite da raccontare. Ma di tutto ciò, non ci vuole raccontare niente. Non siamo suoi amici, non è lì perché ha bisogno. È lì perché gli piace e se alla sua porta si affaccia la persona giusta, probabilmente verrà accolto in questo fascinoso mondo dal sapore intenso. Questo posto non è per tutti, tanto meno DI tutti. No, è solo suo e giustamente seleziona chi può farne parte. Io? Io non sono stato selezionato come persona interessante e sono haimé stato respinto. Ma non posso dargli torto. Anche io a casa mia scelgo gli invitati. Seleziono gli ospiti e chi credo possa argomentare su condizioni a me care e piacevoli. Ci tornerò? Si. Alla fine la poesia di tutto ciò è anche questo. Un posto magnifico, nascosto in una delle città più belle del mondo e con un uomo tanto attento alla sua storia, che la conserva e la espone, solo se veramente ne vale la pena.

Le vetrine sono piene di oggetti molto interessanti. Se il titolare desse la possibilità di entrare e valutare più da vicino sarebbe meglio. Invece no. Rimane in piedi e ti dice che non è permesso l'accesso. Evidentemente un ego gigante impedisce agli appassionati di divenire potenziali acquirenti. Peccato... per lui.

Il negozio sembrava veramente bello dall’esterno, e con alcuni amici siamo entrati con un certo entusiasmo. Entusiasmo spento subito da un negoziante scontroso che, alla seconda richiesta che facevamo, ci ha fatto capire che o compravamo qualcosa subito o dovevamo andarcene. Non ci metterò mai più piede, anche a causa di prezzi sproporzionati rispetto alla merce, ma su questo posso anche passare sopra: imperdonabile la scortesia assoluta del negoziante.

Passeggiando per le vie del centro mi imbatto nella vetrina di questo splendido negozio, che solo dall'estero dimostra essere pieno di storia e suoni incredibili. Entro pieno di entusiasmo, e chiedo al proprietario se posso curiosare. La risposta è perentoria: a curiosare non si fanno soldi, o chiedi qualcosa o te ne vai. Rimango enormemente deluso, desideravo veramente visitare il luogo ed ero anche disposto ad acquistare qualcosina. Mi spiace molto anche perché se è questo il modo in cui si cerca di tramandare la passione per la musica vintage , che sempre di più sta scomparendo, essa è destinata a morire con i le generazioni più vecchie. Non va considerata come un elite, per i più colti(o per i più presuntuosi)"

Ho scoperto questo negozio e mi sembra un miracolo che esista. Ringrazio il Sig. Maurizio delle sue ricerche e delle sue competenze che mi hanno permesso di avere in mano dei dischi e libri di valore.

Credo che alcune critiche al proprietario siano eccessivamente severe. Il personaggio è certo burbero, ma vedendolo parlare con altri clienti/amici non sembra affatto maleducato o presuntuoso come ha scritto qualcuno. Certo, è un peccato che non si possa visitare il negozio e analizzare gli oggetti più o meno accatastati. Nessuno entra in un negozio del genere sapendo già cosa vuole. (Voglio dire: ovviamente ognuno, collezionista o meno, avrà dei desideri o degli interessi, ma è ovvio che in un posto così si voglia osservare da vicino, ritrovare delle cose che non si vedevano da decenni, oppure poter testare il funzionamento degli apparecchi elettronici, ecc.) La mia idea è che il proprietario sia uno di quei negozianti che vivono ormai bene nel loro museo privato e che in fondo non vorrebbero vendere niente.

Ho trovato per caso questo piccolo paradiso per gli amanti della musica, di ogni genere e tempo.Il proprietario, che non conoscevo assolutamente, mi ha accolto con calore e simpatia e mi ha invitato nella parte nascosta" del suo negozio

Ho scoperto questo negozio per caso. Infatti, sono stata colpita dalla copertina d’un libro visto dalla vetrina « Un caffè troppo amaro ». Vorrei dire che è stato un piacere discutere con il negoziante. Ho visto subito ch’era una persona molto gentile e appassionato del suo mestiere.Quindi non capisco perché tutte queste brutte recensione. Comunque io ci tornerei visto la mia esperienza.Basgi di a Corsica!