Belvedere Mia Martini

È uno spettacolo

Bel panorama spiaggia pulita

Lo Stretto di Messina ha una luminosità unica.Questa terrazza che vi si affaccia con grazia, seguendo dolcemente la curva della costa, allestita sul promontorio di Grotte, espansione ideale del sagrato della Chiesa (un tempo scandalosamente rosa, e oggi ahimè, con mestizia censoria, grettamente imbiancata), appare come lo spazio ideale per ammirarlo in tutta la sua meraviglia di balsamica venustà e cangianti colori.Da sì mirabile postazione si apprezzano sinuosamente, sui due lati, litoranee e rivierasche, due morbide baie: quella che a sud si volve, calorosa e vibrante, lungo Contemplazione e Paradiso, fino alla Madonnina del Porto di Messina; e quella che a nord volteggia solare, danza biondissima, lungo Pace Sant’Agata Ganzirri, fino allo splendidamente biancorosso - punto geografico e cosmico - Pilone di Capo Peloro.Un luogo simile avrebbe forse potuto meglio essere intitolato a un dio greco. Chessò: “Belvedere Apollo”; “Terrazza Poseidone”.O anche: “Belvedere della Beatitudine”.Non che la grandissima e sfortunata cantante bagnarese non lo meriti: anzi allieta pensare che possa, planando vicendevolmente da qui alla sua sponda, sempre mirare questo incanto di luce.Per i messinesi resta, nella parlata comune, il Belvedere di Grotte.Dove amarsi di giorno e di notte.Dove librarsi in volo