Batteria Costiera Opera A Santa Panagia
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Francesco Patanè
22.09.2023
Batteria Costiera Opera A Santa Panagia
Da un punto di vista militare, grazie alla sua posizione avanzata, il capo di Santa Panagia è sempre stato strategico: durante la seconda guerra mondiale ha ospitato la batteria più potente del Mediterraneo:«La più potente, la batteria A, sistemata a Capo Santa Panagia, a nord di Siracusa, era costituita da 2 pezzi da 381 in torre binata, un gioiello di artiglieria [...] Era la batteria più potente del Mediterraneo. I suoi cannoni 381/40 potevano colpire a 35 chilometri. L'ordine di emergenza era arrivato regolarmente alla batteria assieme ai preavvisi per l'autodistruzione. All'alba del 10 luglio il comandante della batteria...[5]»Descrizione della batteria:«Si trattava della grande batteria di Capo Santa Panagia, ultimata nel 1939, prima applicazione pratica del nuovo concetto costruttivo, con locali ed impianti interamente in galleria, ed armata con una delle “nuove” torri da 381/40 Armstrong. L’altra batteria era l’opera Luigi di Savoia, con due cannoni da 203/50 su affustoscudato singolo in piazzole scoperte.»(Batterie Costiere Della MILMART. La Difesa Costera in Italia Durante Le Due Guerre Mondiali.)L'apparato bellico di capo Santa Panagia ebbe modo di attaccare il nemico, ma le fu ordinato ugualmente di autodistruggersi, così che capitolò insieme alla città il 10 luglio 1943, provoncando perplessità nello Stato maggiore.«Un particolare episodio illustra l'assurdità della vicenda. Una batteria di grossi calbri della Marina (381) postata a capo Santa Panagia, a metà strada tra Siracusa e Augusta, avendo avvistata una formazione di navi nemiche, aprì il fuoco, bastarono poche salve affinché le navi invertissero immediatamente la rotta e sparissero all'orizzonte. Dopo di che gli artiglieri ricevettero l'ordine di far saltare i pezzi!»