Presidio Ospedaliero di Garbagnate Milanese - ASST Rhodense

Infinita attesa al PS, pur se poi seguita da ricovero!!!Nota positiva il reparto Oculistico, conosciuto per necessità, con i suoi medici e collaboratori.Un plauso al Cappellano che è stato di grande supporto nel momento del bisogno, purtroppo...

Ospedale nuovo costruito in sostituzione della vecchia struttura. Il design è moderno. All'interno ci sono bar, negozi vari e distributore bancomat.All'interno ci sono dei robot automatici che si muovono da soli per trasportare cose varie. C'è anche un parcheggio a pagamento (sia all'aperto che sotterraneo). Eventualmente c'è un parcheggino gratuito 500m prima (direzione Bollate, per intenderci). Poi si cammina nel bosco per raggiungere l'ospedale.

Reparto urologia pessimo. Sconsiglio vivamente. Esperienza indiretta, tutto disastroso. Riceveranno una bella denuncia. Ultima cosa: quando qualcuno dirà che la sanità lombarda è la migliore, la più efficiente, fate una bella pernacchia alla Eduardo De Fippo.

dal ps di Rho mi hanno trasferita a Garbagnate per un'operazione urgente di appendicectomia: credetemi che ho fatto tombola! Reparto di chirurgia generale organizzatissimo, con medici, infermieri e oss gentilissimi e disponibili. Sono stata ricoverata dal 23 al 27 maggio e credetemi che mi hanno trattata tutti con estrema cortesia, delicatezza e professionalità.

02/2022 è un punto Ospedaliero molto importante per la zona, soprattutto per il fatto che da anni il presidio di bollate sta diventando un grande ambulatorio, un grande centro socio sanitario e così via. E una nuova grande struttura, sicuramente studiato da molti architetti, ingegneri, sociologi e professionisti diversi. Personalmente mi da una impressione di grande centro commerciale, architetturalmente parlando, con cartelli segnaletica a mo di autostrada o grosso asse viario. Vedendo alcuni reparti, come palestre e riabilitazione mi sembrano però ben allocati e ben indicati. Fa grande senso, di malinconia e dispiacere, vedere però di fronte alla nuova struttura i vecchi padiglioni che dagli anni 30 e 40 del secolo scorso si ergono ancora con la loro possenza ma anche eleganza. CHISSÀ CHE FINE FARANNO. SPIACE SPIACEIn quanto ad organizzazione invece un esempio: ritiro referto, dopo 4 giorni dalla data indicata sul modulo mi recò nella sede preposta all'ingresso, esame non c'è, alle ore 16.15 non riescono a trovarmi neanche una copia in reparto ormai chiuso, dicono. Risultato : per ritirare devo tornare il giorno dopo e quindi fare 15km pet 4volte. Non mi sembra soluzione adeguata fine febbraio 2022 è decine e decine di milioni di euro per questa struttura. Mi auguro ORGANIZZAZIONE migliore su tutto il resto

Sono stata 40 giorni in Hospice con mio padre. Gli infermieri molto presenti, i medici non sempre disponibili ad un colloquio e molto spesso sbrigativi, tanto non c'era più nulla da fare. Invito ad una netta maggiore sensibilità verso questi pazienti che sanno che se ne stanno andando, evitando di comunicare, quando non richiesto, i valori sballati e troppo alti di pressione, glicemia e quant'altro. Come sul fatto di voler aumentare a tutti i costi la morfina per farli andare via prima. Non si possono forzare le scelte dei familiari in una situazione così disperata. Del tutto inutile e fastidioso il finto supporto di volontariato, si tratta per lo più di pensionati che non sanno come passare il tempo. Ai pazienti danno fastidio perché sono in stato di premorienza e ai familiari danno solo fastidio, parlo anche a nome di tutte le persone con cui mi sono potuta confrontare in 40 giorni.Si può e si deve migliorare

Vorrei poter dare meno ma non posso, personale indisponente, incompetente, sgarbato!Arrivati in quel di Garbagnate alle 7,30 del mattino per mio marito dopo aver trascorso la notte in preda a dolori lancinanti allo stomaco: prima visita eseguita dal medico smontante il quale non riscontra nulla e gli fa fare una flebo di potassio ( non so in base a quali parametri); solo verso le 9,30 e dopo diversi solleciti gli somministrano un antidolorifico per vena che non fa alcun effetto, alle 10,30 decidono finalmente di fargli lastre all’addome, alle 11 è ancora in attesa di essere chiamato…questo mondo non andrà mai avanti perché purtroppo siamo nelle mani di nessuno…

Sono andata in pronto soccorso perché avevo in corso un attacco di diverticolite, patologia di cui soffro,dopo un po’ mi hanno visitata e ho detto alla dottoressa che avevo un attacco di diverticolite e in modo abbastanza sgradevole mi è stato risposto “la diagnosi la faccio io”. Mi hanno fatto una tac e dopo un po’ è venuta la dottoressa a dirmi che dovevano ricoverarmi perché non avevo la diverticolite ma un appendicite acuta. Faccio presente che l’ho tolta 42 anni fa e che a meno che non ricresca non lo trovavo plausibile. Altra tac con contrasto. Radiografia al torace e cardiogramma. Continuo a esternare la mia perplessità ma mi convincono a ricoverarmi per curare la diverticolite con farmaci in vena. Mi ritrovo in chirurgia. Va da se che con queste premesse ho firmato e me ne sono andata. Non credo che tornerò in questa struttura.

Ospedale molto efficiente. Personale medico e paramedico sempre disponibile. Se si dà rispetto si viene rispettati. Non dimenticarlo mai. Capisco che quando si va in ospedale si possa essereun po' in tensione e sotto pressione, ma la maleducazione e la mancanza di rispetto verso chi lavora non sono comportamenti idonei. Ho sempre ricevuto un'ottima assistenza, medica e umana, perché sono sempre stato rispettoso delle regole del posto e delle persone. L'efficienza dell'ospedale è encomiabile.

È un supermercato piuttosto che un luogo di cura.Complicatissimo parcheggiare, se a pagamento, come al solito, essere devi essere munito di moneta o altri sistemi di pagamento.Di certo quando si va in un ospedale, in special modo se è la prima volta, non stai a porti il problema del parcheggio.Non avendo la moneta ho depositato l'auto in un parcheggio libero, ma in completo stato di abbandono, sempre dell'ospedale e distante circa 400m.Per raggiungerlo bisogna percorrere il ciglio di una stradina stretta, fanno fatica ad incrociarsi due vetture, col costante pericolo di essere investiti dai numerosi veicoli che sfrecciano in entrambi i sensi, senza curarsi minimamente della presenza dei pedoni. In alternativa si può percorrere un sentiero all'interno di una fittissima boscaglia infestata da sterminate distese di rovi e ponendo attenzione allo spuntare di lupi e leoni.Una volta risolto il problema del parcheggio sorge quello di individuare il luogo segnalato, settore a, piano zero, stanza nn.Dove sarà? Nessuna indicazione!Chiedo informazioni all'addetto che mi risponde, un po' seccato, destra destra. Ok, percorro dx dx e non trovo un bel niente. Scorgo in lontananza del personale sanitario a cui chiedo ulteriori informazioni. Niente da fare ne sanno meno di me.Quasi sconfortato mi sento chiamare dalla moglie che mi dice di raggiungerla poiché ha trovato la porticina con su un mezzo A4 contrassegnato con il luogo che stavamo cercando.Bene, alla fine ci siamo riusciti. Fortunatamente il personale medico è stato poi premuroso, cortese e competente.Sarebbe forse il caso di impegnarsi meno nella costruzione di supermercati nei luoghi di cura e fare di più per renderli appunto luoghi di cura!