Pronto Soccorso Policlinico Gemelli

Una vergogna generale!3 ore e non per modo di dire,3 ore!a chiedere con cortesia a chi lasciare un pigiama per una persona ricoverata dal giorno prima in pronto soccorso. Nessuno in grado di dire almeno dove aspettare,fino a quando ci viene detto dalla persona dell ccoglienza,che si alza in piedi urlando che dovevamo aspettare

Pronto soccorso inumanoDopo il ricovero in P.S. non ci è stato permesso di vedere mia nonna, 90 anni per i 6 giorni di permanenza, da lei trascorsi completamente allettata su una lettiga.Passata in reparto ci siamo resi conto che era stata torturata dai tirocinanti: le braccia erano devastate ed aveva piaghe da decubito. Non le avevano somministrato i pasti, non le avevano fornito il materassino antidecupito: 6 giorni abbandonata su una lettiga. Anche se poi passata in reparto, non si è più ripresa.

Una vergogna, mio fratello si è recato per forti dolori addominali, è stato in attesa dalla mattina alla sera, il numero di persone davanti a lui aumentava invece che diminuire, alla fine è tornato a casa. Il girono dopo in un’altra clinica è stato visitato velocemente e operato d’urgenza per appendicite quasi in peritonite. Complimenti all’incompetenza dello staff del Gemelli.

Se questo ospedale è un'eccellenza a livello mondiale /, beh, siamo messi proprio male...parenti ammassati fuori come le bestie, senza sedie, con sole freddo o altro...nessuna notizia dopo ore di attesa...nessun senso di umanità, sembra un posto statale,tutti svogliati e pronti solo a sbuffare al minimo accenno di richiesta di qualsiasi cosa...

Sono oltre 9 ore che fanno attendere mia madre di 91 anni, invalida al 100% in sala d'attesa. Non si capiscono i criteri d'attesa, il nostro è 3 (urgente differibile), ma paradossalmente, come ammesso da una infermiera maleducata, potremmo stare qui all'infinito. Non c'è personale che assiste le persone che arrivano al pronto soccorso in macchina, le persone in sala d'attesa aprono le porte cercano le sedie a rotelle per i pazienti. Il peggiore pronto soccorso mai frequentato con personale strafottente e disumano. Consiglio a tutti di non venire qui. Pessimo, 1 stella é anche troppo.

Assurdo. Novantenne con stampelle entrata alle 08,00 e alle 16,00 siamo ancora qui ad aspettare in sala di attesa di sapere come finiremo. Non sembra reale. Siamo in un film. Da non augurare a nessuno tranne agli stessi operatori per fargli capire cosa si prova quando tocca a loro e che il loro lavoro viene scelto per vocazione. Da riformare il rapporto con i pazienti che non sono oggetti.

Mia madre con alzheimer e forse polmonite ab ingestis è stata sbattuta da 3 giorni in uno stanzone del pronto soccorso, con altri 50 sfortunati ammalati, urlanti e gementi.Secondo loro dovrei aspettare 5/6 giorni in questo inferno, con le misere cure che le stanno dando, per ottenere FORSE NON SI SA QUANDO UNA STANZA??? NO!!!Ho chiesto e ottenuto le dimissioni contro parere per portarla via di qui. La sanità pubblica è morta.

ORRORE E MANCANZA DI UMANITA’E’ quasi un anno, esattamente il 27 ottobre 2021, che mia madre è stata ricoverata per 4 giorni al Pronto Soccorso del Gemelli e ancora non riesco a scriverne.Ma mi sforzo, perché voglio lasciare una testimonianza del degrado in cui oramai versa questo ospedale dalla fama immeritata.Dopo il ricovero in P.S. non mi è stato permesso di vedere mia madre, se non quattro giorni dopo, una volta trasferita in reparto, e anche avere sue notizie dal P.S. è stato un calvario.Ma il vero calvario l’ha subito mia madre, una donna di 88 anni, che è stata massacrata dai tirocinanti, con l’avallo dei medici responsabili, e lasciata alla loro mercé, sola e inerme, per 96 lunghe ore.E’ arrivata in reparto con le braccia tumefatte dalle ferite provocate dai prelievi (circa una sessantina) eseguiti da personale incapace e inumano. Era scioccata, non voleva più farsi avvicinare dagli infermieri e non riusciva a capacitarsi del perché l’avessero maltrattata in quel modo, lei, una donna anziana.Nel giro di pochissimi giorni, una delle molteplici ferite da prelievo nel braccio sinistro ha iniziato a gonfiarsi e a diventare purulenta. Nel reparto di Endocrinologia, dove è stata ricoverata, non sono stati in grado di tamponare la situazione: il braccio è diventato sempre più gonfio, violaceo e dolorante e in un punto è andato in necrosi. Il giorno stesso del trasferimento in Hospice (venti giorni dopo l’arrivo al Gemelli) mi dicono che hanno fatto un’aspirazione" alla ferita tumefatta che poi viene bendata.Una volta arrivata in Hospice

8 ore di attesa dopo aver portato mia madre non si è degnato nessun medico infermiere o chi di compentenza a venire fuori e fare un quadro della situazione.E una cosa veramente assurda e vergognosa totale mancanza di rispetto verso chi aspetta fuori per aver notizie dei propri cari.Il personale del triage maleducato è irrispettoso a ogni domanda che gli fai rispondendomi con un non so che dirle se vuole può aspettare altrimenti se ne può andare"."

Esperienza al ps del Gemelli PESSIMA!!! Mi vergogno di vivere in una città come Roma dove esiste un ospedale che permetta di avere nel suo pronto soccorso medici, che non sono degni di essere chiamati tali, in quanto a maleducazione e strafottenza assoluta nei confronti dei pazienti, che fanno aspettare ore e ore, noncuranti dell'età e del tipo di patologia! Ore e ore senza mangiare, senza un goccio d' acqua e senza aiutare chi chiede un favore.INDECENZA ASSOLUTA