Mar Piccolo porticciolo SP78, 74123 Taranto TA

Mar Piccolo porticciolo





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Mar Piccolo porticciolo SP78, 74123 Taranto TA




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SP78, 74123 Taranto TA

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  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

Mauro Iacono
20.10.2023
Mar Piccolo porticciolo
Atmosfera semplice ma suggestiva, il santuario è un esempio mirabile di devozione popolare. Un luogo che riconcilia con se stessi nello spirito del mondo essenziale e spontaneo dei portatori della tradizione tarantina della mitilicoltura, con una preponderante presenza sul fondo del contesto emotivo di una ruralità semplice e domestica a metà tra il mondo contadino e una visione concettualmente ordinata degli spazi liberi.
sabrina cannas
18.10.2023
Mar Piccolo porticciolo
Penso che questo luogo sia magico.Contiene le energie , le fatiche e l’orgoglio dei pescatori tarantini che coltivano le cozze. Vi hanno girato numerosi speciali Rai dedicati ad un lavoro difficile come difficili sono tutti quei lavori della pesca.
San Salvador
01.10.2023
Mar Piccolo porticciolo
Un posto bellissimo rovinato dalla gente che usa questo porticciolo per lavorare. È in stato totale di abbandono, ci sono delle capanne che sembra di essere nel terzo mondo (senza offesa per loro), l'acqua è comunque talmente limpida che si possono vedere tutti i detriti che questa gente butta in mare come se fosse una discarica. Nel 2022 dobbiamo ancora sopportare di vedere gente che usa i luoghi comuni come la propria casa. Sperando che il progetto del comune di rivalutare questo paradiso inizi quanto prima e che faccia sloggiare questa gentaglia che occupa questi posti.
Angelo Giudetti
24.09.2023
Mar Piccolo porticciolo
Un posto unicoPosto unico
Danilo W “Bakela”
13.09.2023
Mar Piccolo porticciolo
Al posto darei anche 5stelle ma c'è un pocuina troppa spazzatura che non dovrebbe esserci...peccato
Lia Campanella
03.09.2023
Mar Piccolo porticciolo
Bel santuario, dovrebbero,però, tenere pulita la parte antistante, anche se il posto non è prettamente turistico!!!
Christian Franks
27.08.2023
Mar Piccolo porticciolo
Sorvolando dall’alto la città di Taranto, il Mar Piccolo appare come un otto rovesciato, il simbolo dell’infinito. Non a caso, nonostante il feroce inquinamento ambientale perpetuato per decenni e che continua ancora a gravare sul mare e su tutto il territorio circostante, il piccolo mare interno racchiude ancora un patrimonio naturalistico unico nel suo genere.In principioIl Mar Piccolo è una laguna costiera che si estende per poco più di 20 km², a nord della città di Taranto. È suddiviso in due seni di forma ellittica, il primo in comunicazione con il Mar Grande attraverso due varchi, il canale navigabile e il canale di Porta Napoli, e il secondo poco più grande e più interno. Nel bacino sfociano brevi corsi d’acqua costeggiati da preziosi ambienti umidi, come il fiume Galeso decantato da Orazio e Marziale, e rifugio di numerose specie di uccelli acquatici.Da depressioni imbutiformi dei fondali di entrambi i seni, inoltre, sgorgano sorgenti sottomarine di fredda acqua ipogea, chiamate localmente citri, in greco caldaie ribollenti. Le sorgenti oltre ad assumere un ruolo fondamentale nel regolare la temperatura delle acque dell’intero bacino, influenzano anche la salinità, che è di poco inferiore a quella del mare aperto. L’abbondanza di sali di azoto e fosforo apportati dai corsi d’acqua, la bassa profondità e il ridotto idrodinamismo, rappresentano alcune delle peculiarità che rendono il Mar Piccolo un ambiente particolarmente produttivo in grado di sostenere considerevoli masse biologiche, dai microscopici organismi planctonici alla base delle reti alimentari marine, fino ai grandi predatori.Proprio la pescosità delle sue acque rese il piccolo mare, il cuore della città di Taranto fin dalla leggendaria fondazione ad opera di Taras, figlio di Poseidone, giunto dal mare a cavallo di un delfino. In realtà, la Regina dei Due Mari fu fondata da coloni spartani guidati da Falanto circa 700 anni prima di Cristo. Durante il lento scorrere della storia, Taranto visse splendori e miserie, invasioni, sconfitte, decadenze e riprese, ma è sempre esistito un forte legame tra la città e il suo bacino interno, porto naturale riparato dai forti venti dello scirocco e del libeccio, e preziosa fonte di pesce e frutti di mare. Il Mar Piccolo rappresentò anche la sede di fruttuose attività legate all’estrazione del pigmento della porpora dai murici, e alla filatura del bisso, la cosiddetta lanapinna, prelevato dalla grande pinna nobile e utilizzato per tessere stoffe pregiate.Dal Medioevo in poi, il Mar Piccolo venne lottizzato in piscarie, aree di pesca ad uso esclusivo del proprietario, distinte l’una dall’altra e concepite alla stessa stregua dei fondi agricoli. In ogni area venivano pescati con un gran numero di attrezzi differenti ideati all’occorrenza, calamari, seppie, gamberetti, cefali, orate, spigole, triglie, anguille, e raccolte molte specie diverse di frutti di mare.
AnnaMaria Resta
20.08.2023
Mar Piccolo porticciolo
Luogo dedicato alla pesca e coltivazione di cozze sul Mar Piccolo tarantino. Non è un porticciolo turistico.
Giovanni Caliandro
06.08.2023
Mar Piccolo porticciolo
Posto incantevole oasi della natura solo un po abbandonato e poco valorizzato.

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