Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II

Il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II si trova in una importante piazza di Napoli e precisamente Piazza Dante. Nel corso dei secoli è stato utilizzato per varie e differenti utilizzi attualmente è una scuola.

Per me questo posto è la follia. Professori incompetenti bagni con ratti del 1930. Insomma andate altrove

Platea piacevole , struttura bella,docenti competenti ma totale assenza dell preside incapace del ruolo che è chiamata a ricoprire, unica responsabile del degrado attuale in continuo aumento. Nn e garantito un corpo docente per la prima e nemmeno la mensa.

Potenzialmente pazzesca: un progetto fantastico in una zona a rischio in termini di dispersione scolastica. Stiamo mettendo molto impegno come genitori per portarla al massimo delleSue potenzialità, purtroppo al momento istituzioni assenti e comune idem. Preside solo presente con circolari, manca una tavola rotonda e sopratutto un impegno condiviso genitori - scuola per cambiare la scuola pubblica che rischia il collasso.(Parlo della sede educandato)

Immenso, colori sempre come freschi appena pitturati... Baciato dal bellissimo sole di Napoli....a piazza Dante

Scuola esteticamente bella, ottimo ambiente ,ma rettore didattico privo di rapporti umani, mensa pessima,scuola sopravvalutata, sinceramente sono rimasta molto delusa in generale anche di alcuni professori.

Istituto scientifico / classico che offre la possibilità a studenti fuori sede di alloggiare ai piani superiori. Educatori severi ma giusti. Potendo tornare indietro frequenterei nuovamente il convitto, nonostante mi abbiano informato che la qualità è ultimamente un po' calata.

Questo edificio, ora sede del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele, è nato dalla mano del Vanvitelli nella seconda metà del 1700 per volere di Carlo di Borbone, ed infatti aveva ben diverso nome, il Foro Carolino. Un enorme emiciclo con 26 statue ornamentali con al centro una imponente nicchia che avrebbe dovuto ospitare una statua di Re Carlo posta all'apice di una scalinata. Ma cosi non fu, perché la statua non venne mai edificata in quanto i moti napoletani del 1799 ne distrussero il calco in gesso. Al suo posto fu messa quindi una statua di Napoleone I che venne anch'essa distrutta al ritorno dei Borbone. Solo in seguito la nicchia, rimasta vuota, venne forata per dare accesso all'istituto religioso divenuto poi convitto. Oggi è la meravigliosa cornice di piazza Dante.

In cima alla Torretta che sovrasta la facciata del convitto Vittorio Emanuele II spicca un orologio realizzato nel 1853. Sotto il quadrante principale ce n'è un altro singolarissimo, più piccolo del primo, che ha un'unica lancetta è che riporta sul emiciclo Superiore la sequenza di numeri 15,10,5,0,5,10,15.Il complicato congegno indica lo sfasamento tra l'ora solare reale e l'ora solare media, una differenza che non supera i 16 minuti.I valori negativi stanno ad indicare che il sole è più ad ovest, Cioè in anticipo rispetto all'ora media. I valori positivi indicano invece che il sole è più ad Est e quindi in ritardo rispetto all'ora media.