Palazzo Fetta di Polenta

Palazzo particolare che ricorda una fetta di polenta, costruito da Antonelli prima della Mole.Posto particolare di Torino.

Il palazzo sorge nel quartiere di Vanchiglia, progettato da Antonelli sul suo stesso terreno, fu intrapreso più come una scommessa che come un incarico di costruzione.Il nome attribuitogli dai torinesi, Fetta di Polenta, è dato dalla curiosa forma dell’edificio, somigliante a una vera e propria fetta, e dal suo caratteristico colore giallo.In realtà il nome viene preso dalla moglie di Antonelli, Francesca Scaccabarozzi, insieme alla quale l’architetto abitò alcuni anni l’edificio dal momento che nessuno voleva abitarci temendo un crollo di una costruzione così anomala per l’epoca.Ha forma trapezoidale-triangolare molto stretta è costituito da 9 piani, di cui 2 sotterranei.Nel lato di 54 cm, per ottimizzare al massimo lo spazio, Antonelli decise di porvi la canna fumaria.L’altezza complessiva dello stabile è invece di 24 metri. I primi tre piani furono ultimati nel 1840, mentre i successivi tre furono aggiunti nel 1881.

Edificio molto originale che meriterebbe di far parte di un percorso Antonelliano intorno alla città con approfondimenti in sito.

Un edificio dall'architettura più unica che rara che vale la pena di andare a vedere. Visitabile solo esternamente.

La sua particolarità e l'origine del suo soprannome risiedono nel suo color giallo ocra e soprattutto nella singolare pianta trapezoidale e molto sottile dell'edificio, simile a una fetta di polenta" appunto

Fra le mete in genere consigliate ai visitatori di Torino c'è questo edificio, che maschera le sue dimensioni bizzarre confondendosi con quelli vicini.

Palazzo antonelliano diventato simbolo di Vanchiglia.Purtroppo chiuso, non visitabile all'interno, rimane comunque una mirabile opera architettonica a disposizione dei passanti.

Palazzo davvero simpatico e non proprio visibilissimo ma molto peculiare. Merita di essere visto!

Palazzo a pianta trapezoidale di cui il lato più stretto misura solo 54 cm.Si chiama Casa Scaccabarozzi, nome della moglie dell'architetto Antonelli che progettò anche la Mole Antonelliana.E' composto da nove piani di altezze diverse, due dei quali sono interrati, questo conferisce all'edificio molta stabilità cosa che non si direbbe a vederlo dall'esterno, ragion per cui rimase sfitto all'epoca.

Palazzo della fine Ottocento, molto particolare per la sua struttura: solo cinque metri di larghezza da un lato e soli 70 cm dall'altro! Non è molto facile da trovare, però è estremamente visibile per il suo caratteristico colore arancione vivo. È in ottime condizioni anche perché è attualmente abitato, dunque non visitabile.Consigliato se si è a Torino, è una piccola perla nascosta dalle attenzioni del centro città!