Castello di San Stino di Livenza Via Fratelli Martina, 7, 30029 San Stino di Livenza VE

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11.08.2023
Castello di San Stino di Livenza
Il Livenza ha sempre costituito la principale cerniera naturale tra l’entroterra del Friuli occidentale e il mare Adriatico; nessuna arteria, fino almeno alla metà del Novecento, si è dimostrata più comoda e veloce di questa via d’acqua il cui controllo, di conseguenza, rivestì nei secoli un’importanza strategica ed economica per l’intera regione. Si spiega così perché, nel corso dei secoli xii e xiii, ovvero nel periodo in cui si assistette a una straordinaria ripresa delle attività economiche e mercantili in pressoché tutta l’Italia del nord, lungo il Livenza sorgessero o venissero riattivate numerose fortificazioni. Il feudo venne concesso nel 1250 dal patriarca ai signori di Prata, i quali possedevano già altre due fortezze nel medesimo bacino del Livenza. «Si vuole che il Castello di San Stino sia stato eretto dai signori di Prata nel breve periodo che lo ebbero in feudo», ovvero tra il 1250 e il 1260. La mancanza d’indagini approfondite, però, permette di non escludere che un edificio più antico già esistesse in questo luogo prima dell’arrivo dei Prata i quali, peraltro, vi esercitarono il controllo per poco tempo poiché, alleatisi col ghibellino Ezzelino da Romano che venne sconfitto nel 1259 a Cassano d’Adda, entrarono in diretto contrasto con il patriarca che già nel 1260 inflisse loro la scomunica e la confisca di terre, beni e fortezze.Nei secoli successivi tra le mura del castello si avvicendarono numerose famiglie delle quali però poche sono le notizie conservate; tra i proprietari che più incisero sulla fisionomia dell’edificio vi furono senz’altro gli Zeno. Il castello nel 1420, al momento della conquista veneziana del basso Friuli, venne quasi completamente raso al suolo dai nuovi venuti; tale scelta è verosimilmente imputabile anche alle sue ragguardevoli dimensioni, come si può dedurre dalla base delle murature originarie ancora conservata.Quel che rimase della fortezza passò nelle mani della famiglia Zeno che, tra il XVII e il XVIII secolo, ne fece una villa padronale aprendovi grandi finestre che nealterarono la fisionomia, e adeguandola a esigenze residenziali che ne mutarono l’impianto.Venne sottoposto a vincolo ai sensi della legge n. 364 del 1909 con decreto del 16 luglio 1926.Il castello, in antichità detto castrum San Sten, è stato costruito su una motta, un piccolo rialzo di terreno, ed era l'ultimo avamposto della Patria del Friuli fino alla caduta nel 1420 quando passò alla Repubblica Serenissima.Nell'antichità doveva avere una cerchia di mura e due torri, ha muri in cotto doppi dello spessore di 2,25 mt, in origine era più alto di oggi (come si vede all'interno, all'ultimo piano, dove il muro appare diroccato e sopraelevato con minor spessore) e rivela a mezzodì, sopra il tetto, una posteriore costruzione addossata, qualche finestra chiusa di stile romanico e, più in su, resti di merlatura ghibellina incorporata, questa merlatura non correva sullo stesso piano, bensì su linea a spiovente.Era presente un fossato, fossa Zen, che era collegato al vicino fiume Livenza, di cui si è trovato traccia durante dei lavori di scavo, e un ponte levatoio, aveva due passaggi sotterranei sotto la Livenza con accesso dalle cantine, utili per la fuga in caso di assedio, di cui si trova ancora traccia.Il castello è di proprietà privata e non è visitabile.

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