Abbazia Benedettina di Santa Bona Via Piave, 32, 31020 Vidor TV

Abbazia Benedettina di Santa Bona





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Abbazia Benedettina di Santa Bona Via Piave, 32, 31020 Vidor TV




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Via Piave, 32, 31020 Vidor TV

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Massimiliano Giraldo
23.10.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
In mezzo alla campagna, si erge l'abbazia benedettina. Purtroppo non è visitabile perché è una residenza privata, ma merita anche solo una visita esterna.
Marco Alessio
22.10.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Proprietà privata raramente visitabileEdifici immersi in un bel parco ben curato. La lunga storia di questo luogo attraversa pure il finire della prima guerra mondiale, quando il fronte passa per il vicinissmo Piave e l'Abbazia con annesso convento, chiostro, stalla e fienile finiscono in macerie. Gli edifici che contornano il giardino principale, ricostruiti con gusto, ora rispettando le preesistenze, ora con lo stile del tempo contestualizzato, ora lasciando suggestive rovine, rendono l'insieme di rara bellezza.
Giò 24
17.10.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Vista favolosa sul Piave. Luogo ameno e ben tenuto
Riccardo Bacchetto
06.10.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Abbazia millenaria, fondata al ritorno del nobile Giovanni Gravone da Vidor al termine della I crociata (1101), il quale riuscì a recuperare dalla terra santa le preziose reliquie della principessa egiziana Bona (conosciuta anche come Cordimonda o Cordamunda - Bona è il nome latino - santa non tradizionalmente iscritta nell'agiografia della chiesa romana, da non confondere con santa Bona di Pisa).L'atto di fondazione, conservato nell'abbazia di Montecassino, è dotato 8 agosto 1106, in cui in sostanza l'abate Geronimo di Pomposa riceve dal Da Vidor il podere gratuitamente, con l'impegno però della costruzione di un monastero benedettino che potesse così ospitare in maniera decorosa le preziose reliquie.L'abbazia conobbe il suo periodo di gloria nei secoli XII e XIII, sia dal punto di vista economico, che culturale e tecnologico. Economico, poiché i vari lasciti testamentari ingrandirono notevolmente i possedimenti, quindi anche la giurisdizione ecclesiastica, sulle chiese e cappelle del circondario, nonché le conseguenti entrate economiche derivanti dai benefici e dalla rendita dei campi. Inoltre, il famoso passo barca di Vidor era gestito direttamente dell'abbazia, il che garantiva una costante fonte di guadagno considerata l'assenza del moderno ponte sul Piave (1871 circa).Culturale, in quanto le conoscenze dei monaci spaziavano in vari ambiti, da quello artistico-religioso a quello vinicolo; basti pensare che vi è documentata la presenza di una cantina all'interno del monastero già dal 1261.Tecnologico, i vicini Palù di Moriago, i cosiddetti campi chiusi, un tempo terre aspre ed incolte, vennero sottratte alla palude dagli stessi monaci benedettini, avvalendosi della manodopera contadina, tramite la sapiente costruzione di una fitta rete di canali e chiuse (le roste").Attorno alla metà del 400' iniziò il percorso di decadenza del complesso
Dorianna Breda
02.09.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Bellissima serata con la banda comunale di Moriago. Bellissimo il luogo scelto per questo evento
Michele Dell'Osta Bianco Celeste
28.08.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
L'antica Abbazia benedettina si trova in mezzo alla campagna a poche centinaia di metri dalla parrocchiale di Vidor, proprio ai piedi della primissima fascia di colline lungo il fiume Piave.Cittadino illustre fu il crociato Giovanni da Vidor che, oltre alle reliquie di Santa Bona, portò dalla Terra Santa le reliquie dei Santi Corona e Vittore, custodite nell'omonimo santuario a Feltre, il più importante monumento religioso del basso bellunese.Vidor, e Colbertaldo, si trovano ai margini occidentali del Quartier del Piave, racchiusi da una bassa dorsale collinare morenica ammucchiata dal ghiacciacio del Piave.E' sempre stato un temuto luogo di transito, con le colline a sbarrare il corso del fiume ed adatte a postazioni ed opere difensive fin dai tempi remoti, come il Colle del Castello sul quale sorgeva un castello distrutto dall'Ezzelino.La famiglia Da Vidor, nella figura di Giovanni Gravone e del figlio, nel 1106, donarono ai monaci di Pomposa un vasto appezzamento, la chiesa di Santa Bona e i diritti di attracco sul Piave.Le consistenti donazioni consentirono ai monaci benedettini di realizzare un complesso monastico che nel 1175 viene attestato come già eretto e funzionante nella sua completezza: vi era già la chiesa, il campanile, il chiostro, la sacrestia e la sala del capitolo. Successivamente vennero realizzati i locali delle cucine, ambienti per i novizi, dormitori, sale di rappresentanza, laboratori e magazzini per la gestione dei beni del grande patrimonio fondiario del monastero che si accrebbe costantemente per tutto il 1200.Verso la fine del 1200 si ebbero le prime avvisaglie del futuro decadimento del monastero.Diverse visite ispettive dalla casa madre rilevarono la grave corruzione dell’abate Enrichetto (1266-1308). Le compromissioni con il potere politico e la cattiva gestione di quegli anni minarono l’autorità e la fama del monastero, che nel XIV secolo passava anche per luogo nel quale si conduceva vita dissoluta.Successivamente il monastero venne sottoposto a commenda, per finire ai primi del XV secolo, ormai distaccato dall’abbazia di Pomposa, tra i numerosi enti religiosi appartenenti alla nobiltà ecclesiastica veneziana.Nel 1773 si arrivò alla definitiva soppressione veneziana e i beni dell’abbazia furono messi all’asta.Acquistati dal nobile Niccolò Erizzo e dalla sua famiglia che ne fece oggetto di una consistente ristrutturazione e ampliamento delle adiacenze. Il complesso passò poi agli eredi Miniscalchi ed Albertini, che posero mano ai lavori di restauro e ampliamento facendone una dimora privata.Successivamente l’intero complesso passò in proprietà alla famiglia Da Sacco, che ne detiene ancor oggi il possesso.Essendo proprietà privata, l'abazia è visibile a marzo e a settembre in occasione dei festeggiamenti del patrono di Vidor e del settembre vidorese.
Gianantonio Spinelli
12.08.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Abbiamo colto l'occasione di apertura domenicale per visitare un'abbazia, di cui fino ad un anno fa non conoscevamo l'esistenza. Abbiamo avuto fortuna di avere come Cicerone il proprietario che ci ha integrato nella visita anche la visione del costruendo giardino e della collina nel bosco.Le intenzioni di sviluppare il sito della villa sono meritevoli, una piacevole mattinata tra storia e bellezza.
Marco Osellame
03.08.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Ospitati in abbazia. Pace e tranquillità. Esperienza particolare. Grazie al priore e a tutti i padri. Un saluto affettuoso a Francesco, responsabile del punto vendita nella farmacia dell'abbazia.
Matteo Tramet
01.08.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Un posto magico con una vista sul Piave bellissima.
Oliver Dobre
01.08.2023
Abbazia Benedettina di Santa Bona
Ho avuto il piacere di visitare questa abbazia grazie ad un evento. È stata una piacevole scoperta. Il contesto è molto bello e la vista sul Piave spettacolare.

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