Istituto Femminile Maria Cristina di Savoia

Costruito nel 1852 in onore della regina Maria Cristina di Savoia di cui è intitolato, questo Istituto, con i suoi 90 m.di larghezza della facciata esterna, é sicuramente il più esteso della Puglia, se non forse, dell'Italia intera!In origine, era un Monastero di monaci Carmelitani.Successivamente,con la loro scomparsa, esso,è divenuto Orfanotrofio per bambine e adolescenti disagiate, assistite da suore.È dunque, un luogo avente, nel passato ormai, tutte le caratteristiche di un Convento.Si tratta di un Istituto grandissimo, molto vasto. I suoi interni comprendono: corridoi, refettori,chiostri, aule scolastiche, e un bel giardino dalla superficie quadrata, con alberi da frutto in tempi lontani, e racchiuso dai corridoi che lo circondano attorno attorno. Ampie e alte vetrate lungo tutti i muri dei corridoi, lo percorrono tutto quanto.Di fronte all'ingresso, in fondo in fondo al lunghissimo corridoio centrale, una larga scalinata conduce al livello superiore, dove si susseguono i vari e interminabili corridoi.Mentre, sull'esterno ancora, e proprio accanto all'ingresso principale, vi é una maestosa Chiesa a tre Navate, con Cappelle e Altari laterali, e tele e dipinti di enorme valore. L'Altare maggiore invece,è stato elegantemente impiantato in pregiato e variegato marmo lavorato.Il retro del Maria Cristina, é circondato da una bellissima Pineta, con alberi di Pini e di Cipressi.Nel tempo, con la chiusura di Istituto femminile, è diventato prima Centro di Accoglienza per immigrati, e successivamente Centro di Riabilitazione per persone disabili.Non so se oggi sia visitabile, la Chiesa sì, nei giorni di festa solo, ma, questo luogo, oggi, ha completamente perduto lo splendore degli anni passati: di come lo lasciai io nel 1971,quando, al termine ti 11 lunghissimi anni trascorsi al suo interno da interna,finalmente, ne uscii!E nel tempo in cui ero reclusa, nel Maria Cristina di Savoia c'era l'Infermeria; c'era la Lavanderia; c'era la Falegnameria; c'era il Pollaio, il Forno; c'erano le dispense per le derrate alimentari; c'era il Salone- Ricevimenti, e c'erano gli affreschi in alto, sui muri dei corridoi.Ma attualmente, questo antico Maniero, visitato finanche dal Presidente della Repubblica Gronchi nel 1958,non è poco più che un rudere: un campo di battaglia lasciato all'incuria e all'abbandono, senza riguardo alcuno di quello che fu un tempo!