Batteria di Candeo

Luogo raggiungibile tramite percorso in mezzo alla natura. Panorama suggestivo che permette di apprezzare lo sforzo dei soldati durante il periodo di guerra. Peccato che nel tempo alcuni luoghi siano stati vandalizzati.

Ho visitato le batterie, costruite nei primi decenni del secolo ventesimo, su indicazione della libraia di La Maddalena. In quest'anno si stanno raccogliendo le firme per sostenere la candidatura a Luogo del cuore FAI. Penso che questa idea sia assolutamente azzeccata. Sono postazioni di tiro costruite in alto così da vedere buona parte dell'arcipelago e le scogliere di calcare bianco di Bonifacio in Corsica. Si raggiunge la base dell'altra su cui è costruito il Memoriale garibaldino, lasciata l'auto si prosegue lungo il sentiero 11 che è una mulattiera militare che scende con ampi tornanti e pendenza costante. La mulattiera è cosparsa di blocchi di granito che sconsigliano sandali e infradito, ma bastano le scarpe da ginnastica. Una volta scesi quasi fino al mare si risale per visitare le batterie montate su due pinnacoli costruiti con granito rosa che le mimetizza con le rocce circostanti. Attenzione perché sotto la base dei pezzi si aprono dei pozzetti, che penso servissero per passare le munizioni, che a mio avviso andrebbero segnalati e messi in sicurezza. La vista è strepitosa e merita la fatica della successiva risalita. Portate cappello e acqua a sufficienza nei giorni estivi.

La Batteria di Candeo è una fortificazione militare situata sull'isola di Caprera, in Sardegna, costruita nella seconda metà dell'Ottocento per la difesa dell'isola e del porto di La Maddalena. La Batteria prese il nome dal generale Gabriele Candeo che partecipò ai moti risorgimentali e fu uno dei comandanti dell'esercito sardo. Oggi, il complesso di batterie e casematte è visitabile e costituisce un interessante itinerario storico e culturale, grazie anche alla vista panoramica che si gode sulla vicina isola di Santo Stefano. La Batteria di Candeo rappresenta una testimonianza importante della storia militare dell'isola e della Sardegna, e costituisce uno dei luoghi di maggior interesse

Luogo nascosto. Incastonato tra le rocce di granito. Raggiunto a piedi via terra o via mare. Domina il tratto di mare tra olbia e bonifacio.le 3 postazioni cannoni sono con un po di immaginazione uno sguardo sul passato militare di questa isola. Tesoro da rivalutare e conservare.

La fortificazione di Candeo (Antonio, capitano di Fregata) si raggiunge da sentiero che parte ai piedi della fortificazione Arbuticci. Era una batteria militare antinave edificata nei primi decenni del novecento, armata dalla Marina Militare nella 2 guerra mondiale. È un ottimo esempio di tecnica architettonica mimetica, con torrette d'avvistamento e postazioni incastonate nella roccia.

Bellissimo sito storico totalmente visitabile e totalmente nascosto tra le rocce. Sembra di essere ad una caccia al tesoro, girando per gli stradini tra i sassi si trovano vecchie armerie sotterranee, torrette d'avvistamento caserme, postazioni per mitragliatrici e tanto altro.Suggeritissimo per una visita diversa anche con bambini (da accompagnare nelle torrette perché hanno ancora i collegamenti verticali con le grotte-armerie aperti)

Molto bella, una vista bellissima ,merita la camminata per raggiungerla

Quando il mimetismo è tutto!Nei primi decenni del novecento, il sorprendente progresso tecnico nel campo dell’aviazione militare, nata con obiettivi di semplice ricognizione e divenuta ben presto potente mezzo di bombardamento dall’alto, rese indispensabile la creazione di un sistema difensivo con caratteristiche diverse da quelle fino ad allora in uso; il campo trincerato diventava estremamente vulnerabile ad un attacco aereo e si dimostrava quindi indispensabile ricorrere a impianti costruttivi delle fortificazioni basati sul più rigoroso mimetismo.La Batteria antisommergibili “Antonio Candeo”, posta sulla costa Nord Est dell’isola di Caprera, e una di queste intitolata al capitano di fregata Antonio Candeo, la batteria fu armata dalla Marina intorno alla fine degli anni Venti, con 4 cannoni di medio calibro da 152/50 prodotti dalla Ansaldo di Genova su licenza della britannica Armstrong nel 1918, della gittata massima di 9700 metri, e da un cannone da 120/40 modello Armstrong per il “tiro illuminante”.

Escursione non troppo impegnativaLa fatica della camminata è ampiamente ripagata dal fascino del posto e da un panorama meraviglioso

Emana un certo fascino storico, questa postazione fortificata ,costruita su spettacolari roccie di granito e circondata da un meraviglioso mare blu. Mimetizzata dalla roccia e dalla macchia mediterranea, con camminamenti scavati nella pietra, torrette di avvistamento e rifugi nascosti ti sorprende completamente.