Cineteatro Don Bosco

Cine teatro inserito nell'edificio della Chiesa dedicata a San Giovanni Bosco. Con discreta capacità (circa 500 persone) denota una certa vetustità di arredi anche se le poltrone sono comode. Andrebbe rimodernato in quanto dotato di ottima acustica e si pone come alternativa al più blasonato Teatro Stabile. Le prime file in platea soffrono troppo il dislivello con il palco o peggio con lo schermo. Si consiglia pertanto la parte centrale o la galleria.

Struttura un po' datata, cosa che si rispecchia anche nello spazio a disposizione per le gambe. Spazio che diventa assolutamente insufficiente in galleria

Dopo il restyling è decisamente il posto in cui si respira il VERO Cinema in città.

A mio avviso, potrebbe ospitare la metà delle persone rispetto i posti a sedere eccessivi in base al piano di evacuazione. Quando siamo usciti dal teatro siamo stati troppo tempo a scendere le scale (strette)per via della calca di gente.

Un'emozione unica! Dopo oltre un anno di fermo ritornare al cinema è stato come tornare a casa dopo un lungo periodo di assenza e riappropriarsi di luoghi e affetti molto cari. Ritrovarlo poi rinnovato, accogliente e confortevole è stato ancora più bello. Complimenti ad Antonello e a tutto lo staff per l'amore e la passione che mettono nel portare avanti questa pregevole impresa. Viva il teatro, viva il cinema, viva l'arte, viva la cultura!

È il primo teatro di Potenza per numero di posti. Appena si entra nel foyer si vede subito dalle locandine e dalle attrezzature storiche che è gestito da veri cinefili, a dispetto delle molte difficoltà del momento. Una istituzione per la città e un luogo cult di vera cultura.

Un ottimo cinema/teatro. Tenuto bene e carino

Cine Teatro ben gestito, personale cordiale e ottima programmazione. Tanto parcheggio e poltrone comode.

Film di autore e molti eventi, ottimo per una serata di svago

A Potenza si punta a esaltare sempre e comunque lo Stabile, che di per sé è una bomboniera, ma ha dei palchetti veramente angusti e dai quali si vede quanto basta. Per non parlare del fatto che è troppo piccolo, dotato di una platea minuscola, mentre il Don Bosco, ora restaurato, dà la sensazione del teatro-cinema tipica del pop anni ‘60-70 degli Stati Uniti, forse il miglior periodo (nel miglior luogo) che la storia ci abbia donato. Ampio, con una grande platea, con un palco veramente invidiabile e locandine che ricamano la storia del cinema lungo i muri.Va sistemato il problema della galleria, che ha ancora poca visibilità per via del corrimano. Ingresso molto più accogliente dell’angusto ‘700esco, ma non di certo troppo moderno e futuristico. Inoltre, è l’unico teatro che viene realmente in contro alle realtà locali valide.