Abbazia di San Paolo d'Argon

Luogo di mediazione musica e cultura

Placidamente adagiata ai piedi delle colline della valle d'Argon, l'abbazia di San Paolo d'Argon si palesa in tutta la sua magnificenza anche da lontano.Un luogo che sembra uscire dalla notte dei tempi, ricco di angoli e scorci di arte e bellezza.Da visitare con calma e con l'occhio dello storico e del pellegrino di fede.

Uno dei luoghi mistici più belli sul territorio lombardo. È un complesso che comprende due meravigliosi e bianchissimi chiostri restaurati, la mirabile chiesa barocca con l’alto campanile e i due riccamente decorati refettori dei monaci. La visita guidata è stata organizzata dall’associazione “Bergamo su e giù“ ed è durata più di un’ora e mezza. Brava, assolutamente brava la guida. Appassionatissima e super preparata.

Molto bella e interessante.

Monastero meraviglioso, curato molto bene e situato in una località tranquilla.

Abbiamo trovato, dopo ardua fatica per mancanza di indicazioni stradali, una magnifica chiesa dedicata a San Paolo, posta in parte al monastero, nel quale è stata ricavata una scuola post diploma, con ampi spazi di studio. I chiostri sono splendidi, con un restauro appropriato, molto luminosi. Intorno si gode di un magnifico panorama sulle colline bergamasche. Una gita proficua. Da ripetere volentieri.

Ottima Location, ho partecipato ad un evento con l'azienda e anche il cibo era di prima qualità, tutto il personale gentilissimo complimenti a tutti

Bellissima abazzia ben tenuta. Responsabili della custodia gentilissimi. All'interno della chiesa posizionato uno specchio rettangolare che riflette il soffitto e guardando dentro, ti sembra di sprofondare negli affreschi.....un effetto incredibile.Da visitare

Posto incredibile, di una bellezza rara, non si raggiunge se non si conosce. Da visitare assolutamente.Il posto trasmette pace.

Fondata il 19 maggio 1079, quando il Conte Giselberto dona il terreno per la costruzione di un monastero dedicato ai Santi Pietro e Paolo, realizzato in 13 gli anni. Nel 1496 diventerà abbazia, ricostruita nel 1512 e arricchita di un chiostro dal gusto rinascimentale, progettato da Pietro Isabello, che firmerà anche gli interventi successivi: refettorio diventato poi cappella e secondo chiostro.Nel 1797 su ordine di Napoleone il monastero viene svuotato, soppresso e trasformato in una casa colonica. Nel 1935 i coniugi Prometti lo donano al Vescovo di Bergamo Adriano Bernareggi, che lo affiderà al Patronato San Vincenzo di don Bepo Vavassori.L’Abbazia è visitabile ogni terza domenica del mese ed è spesso sede di importanti eventi.