Acquedotto Romano del Serino

Un peccato mal tenuto...in distruzione .peccato

Al centro città. Un monumento lasciato all'abbandono totale.

Un opera di 3000 anni in mezzo alla citta

Saliti a Capodimonte e visitato il museo archeologo prendasi via dei Ponti rossi, e si arrivi ai ponti rossi che ti passano sulla testa, essi sono l'unico residuo esistente in Campania dell'acquedotto romano del I secolo, voluto da Claudio imperatore. Quasi interamente sottoterra aveva una lunghezza di circa 110 km, aveva due rami, uno portava l'acqua a Benevento, l'altro alle città romane campane incluso Pompei ed Ercolano. Fu distrutto dal generale Belisario nel 536 nella guerra tra Bisanzio ed i Goti con lo scopo di tagliare l'acqua a Napoli, riforniva la piscina mirabilis, ora risulta soffocato dal complesso residenziale e dal traffico che passa sotto di esso, incuria estrema lo farà collassare.

Antichità bellissima ma non curata

Bellissima struttura...purtroppo in stato di abbandono e mal tenuta...un vero peccato non valorizzare certi monumenti...basterebbe davvero poco

Bellissima opera di ingegneria romana nel cuore della città di Napoli a poche centinaia di metri dal bellissimo parco della reggia di capodimonte, con lo splendido museo incorporato nel palazzo. Peccato che i ponti rossi così chiamato l'acquedotto per il colore dei mattoni che i romani usavano, sia poco curato, ma questo non sminuisce la sua bellezza.

E' Molto ingegnoso per quell 'epoca

Bisognerebbe curare di più il nostro spettacolare patrimonio

Molto interessante e facilmente visitabile