Lago di Darengo 22010 Livo CO

Lago di Darengo





31 Recensioni




Lago di Darengo 22010 Livo CO




Informazioni sull'azienda

|

Contatti

Sito web
Chiamaci
22010 Livo CO

Orari

Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

Sandro Cammelli
30.10.2023
Lago di Darengo
Una lunga ma splendida salita in val Darengo partendo da Livo per raggiungere il lago e l capanna Como a 1790 metri. Il dislivello è notevole ed il percorso comporta non meno di quattro ore e mezza ma si entra in una valle tra le più selvagge e ricca di emozionanti scorci.Dopo Angri ed il suo ristoro la salita si fa ripida , si attraversano castagneti e poi splendidi boschi di faggio per arrivare all'alpe Darengo con i cavalli che si lasciano avvicinare. Attenzione in estate quando il sentiero attraversa le pietraie: molte vipere hanno qui i loro nidi. Ci si ritrova prima dell'ultima rampa con la bandiera della capanna che sembra irraggiungibile. Ma si arriva , la gioa è grande ed il lago con l'anfiteatro di cime ci regala un incontenibile stupore.
Denny D'Amore
21.10.2023
Lago di Darengo
Dopo una bella camminata spezzagambe di 13 km sono arrivato a questo piccolo laghetto alpino che presenta ancora un po'di ghiaccio. Peccato per la giornata nuvolosa altrimenti i colori sarebbero stati ben diversi. Consigliato comunque a chi ha un minimo di allenamento, perché i primi 2km e gli ultimi 2 sono abbastanza duri.
Attilio e Orlando
16.10.2023
Lago di Darengo
Il Lago di Darengo è una meta molto interessante degli appassionati di montagna per la bellezza naturale e caratteristica della stessa valle.Si lasciano, a Gravedona, le sponde del Lago di Como con direzione Dosso del Livo dove troverete un cartello con l'indicazione Dangri"; per vederlo fate attenzione dopo il cimitero
Oscar Brembo
11.10.2023
Lago di Darengo
Posto incredibile, soprattutto d'inverno ! Luogo disperso nei monti a quasi 3 ore dalla civiltà !
ANGELO LORENZO MORGANTI
25.09.2023
Lago di Darengo
Bellissimo laghetto alpino di circo di origine glaciale, raggiungibile con una camminata di circa 4 ore da escursionista mediamente allenato
J. S.
16.09.2023
Lago di Darengo
Luogo naturalmente magico. Si passa da Livo (8km salendo da Gravedona), vicino al municipio si acquista un ticket alla macchinetta automatica (1 euro tutto il giorno) per garantirsi il passaggio fino a Dangri (un altro quarto d'ora). Nei pressi del crotto ci sono dei parcheggi dove lasciare l'auto. Da Dangri occorrono 3/4 ore di escursione per conquistare il lago di Darengo.
Mauro Marrapese
06.08.2023
Lago di Darengo
Luogo incantevole per gli amanti delle escursioni in montagna. Si raggiunge il paese di Livo (8km sopra Gravedona), arrivati in paese si può scegliere se parcheggiare l'auto qui oppure acquistare il pass per la strada agrosilvopastorale (distributore automatico fuori dal municipio, costo 1€. Per intera giornata) ed arrivare fino alla località Dangri. Una volta lì, comincia il sentiero che si sviluppa su un percorso di 8km con un dislivello di 1.100 metri. Il primo tratto fino a Baggio è abbastanza ripido così come l'ultimo tratto per arrivare al rifugio capanna Como. Consiglio di effettuare la camminata al mattino presto per godersi appieno e lontani dal caldo il primo tratto. Generalmente con un'andatura da principiante, partendo da Dangri, si arriva al lago Darengo in 3 ore circa.
Elisa Volonte'
02.08.2023
Lago di Darengo
È un percorso impegnativo in un paesaggio magnifico quello che dal crotto Dangri conduce al lago Darengo. Subito ci si alza di circa 300 metri con la ripida mulattiera che passa dalla Madonna di Livo e arriva all'alpe di Baggio. Il sentiero è poi un lungo susseguirsi di ruscelli e cascate tra boschi di faggi e radure. Dal ponte di Borgo si sale costeggiando il torrente Darengo con le sue pozze limpide e i grandi massi erratici fino a quando i boschi di abeti si sostituiscono ai faggeti e la radura assolata dei cavalli liberi si mostra nella sua incredibile bellezza. Da qui inizia la faticosa salita che porta al lago con la bandiera italiana della Capanna Como che si fa più grande a ogni passo.Bellissimo trascorrere la notte in questo anfiteatro di roccia a guardare le stelle.
tommaso ferrarini
31.07.2023
Lago di Darengo
Meraviglioso lago alpino, ghiacciato fino a maggio inoltrato. Incastonato tra le cime della val darengo. Ci sono due rifugi. Da capanna como partono altre bellissime passeggiate (ad esempio per andare al passo dell'orso). Arrivarci non è banale, partendo da dangri ci sono dei tratti dove la salita si fa sentire, ma ne vale sicuramente la pena
Claudio Fantuzzi
30.07.2023
Lago di Darengo
La discesa dal passo dell'Orso sulla neve verso il lago ancora semighiacciato fu quella volta la fine liberatoria di una salita al cardiopalmo, visto che prima del valico la nebbia ci aveva avvolti, fittissima.Il passaggio ferrato era diventato quindi il nostro appiglio sperando nel sereno che alla fine arrivò. Ma ce l'eravamo vista brutta, e così decidemmo che per future ascese il Passo dell'Orso ce lo saremmo dimenticati.La capanna era più o meno un tugurio la nostra prima volta: i materassi all'interno fradici, in...cambusa non c'era nulla, e il pescatore sceso a prendere le rane si era poi accorto mettendole in padella che la farina trovata lì era gesso...si cominciava bene ci dicemmo quella volta.Noi, a quei tempi, si saliva a piedi da Gravedona, camminata lunga e faticosa specie nell'ultimo tratto davvero tosto, anche perché si arrivava lì con già 5 ore nelle gambe il passo -come imponeva il... capocarovana, (solitamente Pasquale, appassionato escursionista anche se - una tragedia per lui- lo obbligarono a 28 mesi di servizio militare in Marina perché lui era 'di acqua' , anche se solo di lago, e sebbenesotto le Alpi Lepontine dove il mare nemmeno si vede col binocolo): passo cadenzato dicevo, senza strappi, con poche soste brevi e abbeverate limitate. Si cantava, ma erano canti tristi di guerra, 'Volare' non era ancora arrivata a Sanremo e la voce per cantare Elvis nessuno l'aveva.Paesaggio di solito di tarda primavera, qualche volta in seguito agostano, e notti con cieli cosparsi di stelle lucentissime - lontano, verso valle, ombre e profili curiosi quando la luna da qualche parte saliva a farci compagnia. Sulla cresta frastagliata a corona del piccolo lago qualche passaggio 'strano' ché quelli erano i tempi, anche se poi il 'passo' da loro più battuto era quello di Sant'Iorio, per incontrarvi i colleghi che salivano da Carena (Bellinzona).Eravamo compagnie miste in cui c'erano anche ragazze, e il bello era che poi non erano loro a cucinare ma gli ometti, e questo dava tono e originalità alla cosa - eravamo 'avanti' a ben guardare. La notte si tardava a prendere sonno, si scherzava, qualche volta forse pure esagerando, si flirtava se ci era permesso, ci si stringeva sui 'paglioni' ché fuori faceva freddo, qualcuno si dava da fare con la stufa: un ambiente a tratti un po' goliardico ma non troppo in fondo. Si passava la giornata (di solito si stava lì un paio di notti), facendo piccoli lavori di manutenzione, scendendo al lago o salendo verso le creste e con qualche timido tentativo di mettersi al sole in costume, mentre qualcuno buttava l'amo nell'acqua ma con rara fortuna; i più audaci anche cimentandosi impavidi in equilibrio precario con un legno a mò di remo su zolle di neve ghiacciata tra una riva e l'altra, accompagnati da nuotate gioiose dei due splendidi cani-pastore groenlandesi facenti parte del gruppo eccitatissimi per aver trovato finalmente temperature a loro gradite.Vedo oggi dalle molte foto che quella 'capanna' è diventata un piccolo chalet con eliporto annesso, il tutto certo di buon comfort... ma volete mettere quella di allora anche se sgarrupata, con noi a portare su per l'erta magari pezzi di ricambio della stufa, un pezzo di grondaia, trovando poi pagliericci fradici, la stufa che tossiva e spifferi dappertutto? Non c'è storia.Si favoleggiava, ricordo, anche di marmotte, ma io non ne vidi mai una, un po' come la foca monaca attorno all'Isola di Montecristo...forse una volta chissà.------Era il 1958 quella mia prima volta: ne seguirono altre, ma l'incanto e lo spirito dei vent'anni se n'erano andati; e anche un po' il coraggio di affrontare quell'ultimo strappo verso il Darengo con scanzonata allegria, piuttosto che con un... defibrillatore, della cui esistenza peraltro giovani come eravamo nulla sapevamo. Oggi mi dicono che lì si arrivi con tutto tranne che a piedi...

Aggiungi recensione

Mappa

22010 Livo CO
Lago di Darengo