Miniere Borboniche
2 Recensioni
- giovedìAperto 24 ore su 24
- venerdìAperto 24 ore su 24
- sabatoAperto 24 ore su 24
- domenicaAperto 24 ore su 24
- lunedìAperto 24 ore su 24
- martedìAperto 24 ore su 24
- mercoledìAperto 24 ore su 24
Informazioni sull'azienda
|
Contatti
Chiamaci
Unnamed Road, 03046, San Donato Val di Comino FR
Orari
- giovedìAperto 24 ore su 24
- venerdìAperto 24 ore su 24
- sabatoAperto 24 ore su 24
- domenicaAperto 24 ore su 24
- lunedìAperto 24 ore su 24
- martedìAperto 24 ore su 24
- mercoledìAperto 24 ore su 24
Caratteristiche
- Adatto ai bambini
- Adatto per escursioni
Recensioni consigliate
Saskiu
03.09.2023
Miniere Borboniche
Nel 1774 sulle montagne della Valle di Comino venne individuata una grande quantità di materie prime. In quegli anni, alle pendici del massiccio del Monte Meta, fu rinvenuto materiale roccioso ricco di ossido di ferro, in seguito a degli scavi effettuati. Nel 1852, Re Ferdinando II di Borbone, potenziò la ricerca mineraria, per poter colmare i bisogni di materie prime e metalli nei suoi stabilimenti di artiglieria. Nella primavera del 1852, una commissione di tecnici, rinvenne nelle montagne grandi quantità di limonite (sesquiossido di ferro) e di bauxite[senza fonte].Una volta che veniva estratto, il materiale veniva portato a Capolavalle, l'attuale Piazza Carlo Coletti, grazie a dei cestoni che venivano trasportati da quadrupedi. Anche le donne partecipavano al trasporto dei minerali, portavano la limonite in testa o sulle spalle dentro cesti di vimini. Non appena il materiale giungeva in piazza, veniva pesato e pagato agli operai e successivamente veniva trasportato alla ferriera" di Atina dove veniva lavorato. Le materie prime vennero estratte fino al 1860. In seguito all'Unità d'Italia