Casa di Riposo Aita

Personalmente credo che questa casa di riposo, avendo modo di poterla confrontare con altre, sia efficiente e piena di personale professionale, serio e disponibile.Sicuramente il loro obiettivo è la salute e la qualità di vita dell'ospite.So per certo che variano il menù in base all'esigenza dell'anziano, effettuano valutazioni logopediche, fisioterapiche, psicologiche e riabilitative quotidianamente.Sicuramente il periodo Covid e postcovid non è stato semplice ma sono sicuro che stanno lavorando per il bene dei nostri familiarii e per garantire la loro sicurezza e salute

Ho inserito mio marito con grande sofferenza, ma nelle videochiamate e nella visita fatta l'ho trovato bene, curato e gestito adeguatamente.Ho trovato disponibilità, gentilezza e un clima familiare. Il personale è gentile e disponibile e sa infondere tranquillità anche durante le telefonate in cui chiedo informazioni.

Non posso nascondere che dall'inizio di questa pandemia il fatto di non poter vedere mia mamma, ospite di questa struttura, mi preoccupava molto ma ora, dopo diversi mesi, posso solo ringraziare tutto il personale per l'ottimo lavoro svolto, per aver amorevolmente assistito mia madre, per averla seguita e curata con attenzione, e per avermi sempre dato la possibilità di vederla tramite le videochiamate, durante le quali mi è apparsa addirittura in condizioni migliori rispetto a prima. Grazie di cuore per la tranquillità che mi avete trasmesso e che ancora continuate ad offrire.

Ringrazio tutto il personale della Casa di riposo AITA per la disponibilità e l'umanità con cui hanno seguito nostro zio, pur con la sua particolare problematica. Anche in periodo Covid hanno cercato di fare in modo che potesse venire a contatto con noi familiari, specialmente nel periodo peggiore, con le video chiamate. Inoltre donano sempre un sorriso a tutti i loro ospiti e cercano di rendere la loro permanenza nella struttura più confortevole possibile. Grazie e buon lavoro a tutti!

Incopententi, dopo varie telefonate sto ancora aspettando che gli operatori (assistente sociale) mi chiami per fissare un puntamento per trovare una mia zia che alloggia lì, capisco il momento covid però io sto ancora aspettando, questo è il rispetto per i nostri anziani bravi

Anche oggi mi trovo a chiedermi ... ci sono degli operatori che lavorano in questa struttura? Non rispondono al telefono (è un'ora e mezza che tento a chiamare), se vedi che è successo qualcosa all'anziano (traumi, escoriazioni ed anche cose più gravi) nessuno sa nulla e ti guardano come se fossi l'unica marziana che chiede informazioni e che quindi osa indagare sul loro operato! ... scandaloso!!!

Nonostante il periodo covid il personale della casa di riposo Aita si è preso amorevolmente cura di mia nonna. Mi sono sentita tranquilla perché era in ottime mani. Posso solo consiliare questa casa di riposo, ringrazio tutto il personale x quello che ha fatto x lei.

Dopo un'iniziale positiva esperienza, in questo periodo di restrizioni Covid non si riesce a ricevere risposta alle telefonate (oggi sono state 9), non si viene avvisati di eventuali problemi se non si è il primo referente della lista, ... Il tutto viene giustificato con la mancanza di tempo da parte degli operatori ... e se gli anziani hanno necessità imminenti? ... Inoltre, mi chiedo ... si è arrivati in questa situazione forse perché i figli, i parenti e gli amici degli anziani non possono più entrare in questi locali e quindi, in una maniera o in un'altra, come accadeva prima, controllare l'operato di chi dovrebbe prestare assistenza? Meditate!!!

È passato un mese dalla scomparsa di mia mamma, ma giorno dopo giorno sono sempre più arrabbiata per il pressapochismo con cui è stata seguita (ed era in RSA) e per come sia stato sottovalutato un qualche problema che io avevo denunciato ancora quest’estate! Non mi riferisco agli operatori che forse sono stati gli unici a fare qualche segnalazione. Una mancanza di rispetto verso un’anziana morente mai vista prima, videochiamate promesse e mai ricevute, poche informazioni sulla sua salute e contrastanti tra loro che mi hanno creato solo confusione ed illusione e quindi poi un lutto difficile da capire e superare. Ho dovuto arrabbiarmi per poterla vedere appena morta (avevo comunque un appuntamento quella mattina), l’umanità ed il rispetto a me riservati in quel momento sono racchiusi nella frase che mi è stata rivolta via telefono “stia pure a casa signora, sua madre è già spirata! È una giornata piena e non abbiamo il tempo di farle il tampone”. Complimenti per il tatto e complimenti soprattutto perché sapevate che erano le sue ultime ore, potevate anticipare leggermente la mia visita in modo che potessi dirle addio ed abbracciarla DA VIVA dopo un anno ed una settimana che non la toccavo. Invece no, mia mamma è morta SOLA e purtroppo LUCIDA e cosciente sino alla fine! In ospedale ed in altre strutture permettono di vegliare sul proprio caro. In generale noi famigliari siamo stati trattati da untori, le poche visite concesse si dovevano fare a debita distanza e c’era sempre il personale di vedetta (zero privacy anche in quei 10 miseri minuti concessi di chiacchierata a tu per tu, avevate paura che spifferasse qualcosa?) …ma alla fine il virus chi l’ha portato ai nostri anziani?!

Questo periodo Covid ha fatto emergere tutte le debolezze di questa struttura: non si può giustificare la mancanza di empatia e di umanità, la negligenza, la non trasparenza con le famiglie... nascondendosi dietro al fattore Covid! Certo, l'esperienza inizialmente è risultata positiva, ma col senno di poi probabilmente solo perché i familiari potevano regolarmente entrare (e monitorare!!!!!) il proprio caro. Le famiglie affidano i propri anziani a queste strutture nella speranza che possano avere le cure e le attenzioni che a casa non potrebbero ricevere e invece, in questo periodo, ho proprio capito che i nostri nonnini sono solo numeri ed una fonte di reddito. Con la perdita di mia nonna (e con la leggerezza con la quale ci è stata comunicata, oltre alle illusioni, promesse di videochiamate non ricevute e alla non preparazione alla perdita) ricorderò con amarezza e rabbia l'ultimo periodo da lei trascorso in Aita. Un dolore amplificato anche per il poco rispetto riservato davanti alla morte... Ogni tanto ricordatevi che i vostri ospiti sono persone non omologate fra loro nei bisogni/nelle malattie e con una dignità da mantenere!