Il Fauno

Abbiamo avuto il piacere di pranzare in questo ristorante. Porzioni abbondanti e cibo buonissimo. Abbiamo richiesto una cotoletta e patatine per il bambino(fuori menù), bhe che dire, mangiata tutta e super apprezzata. Personale gentilissimo. Super consigliato

Magica trattoria a conduzione familiare.Ti rapisce con i sapori tipici della tradizione locale nel contesto, a dir poco stupendo, di lago Laceno.Tartufi e funghi la fanno da padrone, tutto veramente ottimo, i prezzi sono più che onesti.Consiglio di far fare a loro, non deludono e non ti solano, sono persone stupende nella loro accoglienza e nella loro simpatia.Grazie a tutti, siete troppo forti!Promesso che presto tornerò a trovarvi.

Cibo genuino e ben preparato; trionfo dei prodotti del territorio: porcini, tartufi, ravioli cremosissimi e stuzzicherie varie, annaffiate da un buon aglianico locale e ad un prezzo più che onesto.Servizio rapido, cordiale ed attento.Sicuramente raccomandabile, anche per la magnifica cornice dei monti Picentini e del Piano Laceno in cui la struttura è magnificamente inserita.

Ristorante accogliente, tipico di montagna. Abbiamo mangiato bene. Buono l'antipasto composto da tanti assaggi tutti con l'aggiunta dei prodotti tipici del posto e cioè funghi porcini e tartufo di Bagnoli. Piatti abbondanti, casarecci e ben cucinati. Personale accogliente e simpatico. Ottimo il rapporto qualità-prezzo: 4 antipasti +3 primi, un tris di carne, 2 dolci, vino, acqua e caffè, per un totale di 90 euro...mi sembra più che onesto.

Difficile arrivare al secondo!Tanti antipasti: si comincia con i triangolini di carne marinata e formaggio al profumo di tartufo. Si prosegue con bruschette miste (ricotta con scaglie di tartufo - funghi trifolati). Si va avanti con i rotolini di speck arrostiti, padellino di Antipasto Bagnolese con olive acciughe e peperoni. Mini fiamminghe di asparagi al formaggio e infine itranci di polenta adagiata su ricotta al tartufoI primi: strascinati a tre dita al sugo rosa e porcini, poi maccaroni avellinesi delicati con grattato di tartufo nero di Bagnoli Irpino e pecorino fresco locale ( entrambi buoni, non callosi ma cotti al limite). Terzo primo iRavioli tondi al ripieno di ricotta con scaglie di tartufo , semplicemente ottimi (e stavolta cottura perfetta). Salto del secondo e passaggio diretto ai dolci. Ottima per freschezza e sapore la Torta alla ricotta con pere. Gradevolissima anche la Delizia al limone. Validissimi gli espressi in versione bar.

Esperienza fantastico ! Il miglior ristorante del laceno ! Santino sapra deliziarvi con le sue specialità ed accompagnarvi in un sensazionale percorso emozionale fatto di sapori tipici del laceno ! A dir poco sensazionale ! Fantastic

Ottimo cibo, personale super, prezzi onesti, il tutto nella splendida location di Laceno..cosa dire di più... consigliatissimo.

Ristorante a conduzione famigliare, il cibo è buonissimo e cucinato con amore.Tutti prodotti locali dove tartufo e funghi dominano.Tra un piatto e l'altro due chiacchiere con Santino e la sua famiglia.Tutto buonissimo a prezzi eccezionali, godendo di una vista stupenda.Se si è in zona da non perdere.

Ristorante accogliente, di montagna. Abbiamo mangiato molto bene. Buono l'antipasto composto da tanti assaggi freddi e caldi. Possibilità di assaggiare tris di primi. Menù più che soddisfacente. Trionfano i prodotti locali, funghi porcini e tartufo di Bagnoli. Aglianico locale molto buono. Piatti abbondanti, casarecci e ben cucinati. Personale accogliente e simpatico. Molto buoni anche le grigliate e i dolci. Ottimo il rapporto qualità/prezzo.

In tanti anni (anche di lavoro nel settore), non ho mai incontrato dei ristoratori tanto rozzi e maleducati.Dopo aver prenotato con largo anticipo, arriviamo in questo posto. Ci accoglie tale Francesco, che, dopo averci fatto accomodare, non porta i menu, ma ci consiglia (qualcun altro direbbeimpone) i piatti da scegliere. Bene, ci accordiamo e poi chiedo del vino, possibilmente che non sia quello della casa. Non c'è una carta e mi dice di andare a vedere nel frigo. Scelgo.Aglianico, doc Irpinia. Premesso che le denominazioni non sono sinonimo di qualità ma di territorialità, tra le 3 o 4 etichette proposte, la scelgo perchè la conosco benissimo e sobenissimo che in cantina costa 8 euro, al pubblico.Inizia il pranzo. Antipasto per 2. Prodotti di base di qualità mediocre e molte cose surgelate. Sono arrivati anche degli asparagi con del formaggio. Gli asparagi propostiil 14 febbraio a 1600 metri di altitudine, con un metro di neve, vi faranno capire tanto.Alcune cose dell'antipasto quindi rimangono nei piatti. E qui iniziano le dolenti note! Quando Francesco viene a sbarazzare, vuole sapere perchè non abbiamo mangiato.E pretende di saperlo chiedendolo in modo offensivo ed estremamente maleducato. Se il cliente non gradisce qualcosa non deve dare certo conto al ristoratore. Non abbiamo mica preteso di non pagare il cibo non gradito!Arrivano poi i primi. Ravioli di ricotta al tartufo e tagliatelle ai porcini con aggiunta di tartufo. Per me era tutto surgelato, pasta precotta e ripassata in acqua bollente al servizio.E' una procedura consueta questa, l'ho visto fare spessissimo quando si fanno molti coperti. Però va usato un tipo di pasta specifico per questa procedura, non certo della pasta fresca congelata.Quando rompevi un raviolo, ad esempio, usciva acqua dalla ricotta. E' una cosa che davvero non sopporto. A mio avviso anche il tartufo era congelato, oltre ad essere completamente anonimo. Giustamente i boschi sono innevati da parecchi giorni, quindi quali tartufi vuoi trovare? Allora perchè proporre del tartufo e farlo passare per fresco?Torna in cucina anche buona parte dei primi e da noi torna Francesco a proporre secondi o dolce. Chiedo se c'è un dolce non confezionato industrialmente.C'è! Certo che c'è! Arriva però una delizia al limone di quelle che vedete congelate nei vassoi delle vetrine dei bar. Pure di pessima qualità e rimane mezza nel piatto.Apriti cielo! Arriva un altro, forse il fratello di Francesco vista la somiglianza, che avevamo notato durante il pranzo solo perchè serviva i piatti bestemmiando a Gesù Cristo ad alta voce!e mi dice letteralmente non ti è piaciuta? t'a facess nturzà ngann" (te la farei rimanere in gola). Beh! fate voi...Non avevamo espresso nessuna lamentela