Sant'Erasmo

Luogo incontaminato nel pieno della laguna veneziana.Si può ancora assaporare l' essenza dei vecchi villaggi di pescatori e dei piccoli poderi (ogniuno con il proprio orto).Il prodotto tipico dell'isola , oltre al pesce, é il carciofo.Vi consiglio di percorrere tutta l'isola, sia in bici che a piedi, consiglio inoltre di andare a provare il miele che qui viene prodotto; davvero particolare.

Passeggiata tra gli orti di Venezia, presenti numerose Ape car . Si riesce a piedi in tre ore circa ,ad effettuare il periplo dell'isola. La si raggiunge con il vaporetto n. 13. Curiosità la pizza sfornata, manco a dirlo ,da un'ape car trasformata in pizzeria a cielo aperto

Se cercate la tranquillità .. è il posto ideale...

Isola a quanto pare sconosciuta, ma allo stesso tempo meravigliosa. Paesaggi molto naturalistici. Si può vedere da lontano Venezia e individuare San Marco. La sera sulla spiaggia c'è uno spettacolo di stelle e al mattino presto un'alba mozzafiato.

Bellissima isola della laguna di Venezia,posto tranquillo e ben tenuto

Isola della laguna nord con spiaggia, orti di coltivazione ortaggi e vigneti.

Luogo da visitare per chi ama percorsi non usuali

Isola bellissima lontano dal caos (chiamata orto di Venezia) orti e vigneti splendidi angoli incontaminati da visitare a piedi o in bicicletta

Sant'Erasmo è un'isola della laguna Veneta settentrionale, la seconda per estensione dopo Venezia. Si trova al centro di un ideale triangolo formato da Murano, Burano e Punta Sabbioni. Appartiene alla municipalità di Venezia-Murano-Burano del comune di Venezia. La popolazione residente ammonta a meno di 600 unità in progressiva diminuzione, evidenziando una tendenza demografica negativa in linea con il centro storico e le altre isole della laguna. (Fonte: Wikipedia)

Si è portati a pensare a Venezia come a un'isola, mentre la sua storia ci dice che si tratta di un'aggregazione di ben 118 isole, più o meno grandi, alcune delle quali per di più artificiali. Ciò premesso, il primato di isola più estesa della laguna di Venezia spetta a Sant'Erasmo, a nord-est della città, proprio di fronte alla bocca di porto del Lido. Questi i suoi numeri: 326 ettari di superficie; 4 chilometri di lunghezza; larghezza variabile dai 500 ai 900 metri; un migliaio di abitanti. Una foto satellitare evidenzia come la sua superficie sia quasi del tutto a destinazione agricola: uniche eccezioni sono rappresentate dalla Torre Massimiliana, una batteria di cannoni posta a guardia del principale accesso lagunare, e l'abitato di Sant'Erasmo, poche decine di case che si trovano a metà del lato fronte laguna. Per il resto è tutto un reticolo di campi, che mette in risalto la tradizionale vocazione dell'isola alla produzione ortofrutticola, con particolare riferimento ai carciofi e ancor più specificamente a quelle straordinarie primizie dette 'castraure', termine piuttosto esplicito con il quale si indicano quei boccioli staccati precocemente dalla pianta per il consumo a crudo in insalata o per una frittura di eccezionale delicatezza. Se si considera che il carciofo è un ortaggio da clima pienamente mediteranneo, risulterà chiaro l'eccezionalità di questa produzione lagunare. L'interesse dello sbarco sull'isola sta proprio nella scoperta di una laguna d'altri tempi, lontana dal turismo di massa, dove il tempo viene ancora scandito dalle stagioni, con la festa del carciofo in primavera, e la festa del mosto, perché sull'isola restano anche belle vigne, in autunno. Tra l'altro Sant'Erasmo è l'unica isola interna alla laguna dov'è consentita la circolazione delle automobili, davvero poche a dire il vero, e di conseguenza anche quella delle biciclette lungo un anello di strade per un totale di 16 chilometri. Durante il giro si riconoscono l'isola di San Francesco del Deserto e quella più lontana quella di Burano, poi si segue la fronte interna della penisola del Cavallino fino alla Bocca di Porto del Lido e infine il giro d'orizzonte si conclude con la vicina isola delle Vignole, anche questa ancora a vocazione agricola, come suggerisce il nome, e con quella di Murano, scorgendo in lontananza i campanili di Venezia.