C.A.S.T. Assisi Onlus

Oggi 18 aprile 2017 ricorre il trentennale della fondazione del C.A.S.T.. I miei sentimenti quale co-fondatore con la mia compagna Nikla Cellucci sono di orgoglio per essere riusciti a realizzare un progetto molto ma molto impegnativo. L’ambizione di fare una cosa importante si legge dal logo stesso del C.A.S.T. che sta a rappresentare una pagina della storia di Assisi. La mia presidenza sino al 2010 ha visto crescere dal nulla una realtà costituita da quattro strutture operative sul territorio regionale, una sede direzionale etc… ed ha occupato circa quaranta persone tra dipendenti e collaboratori. La soddisfazione più grande è stata aver avviato i quattro programmi terapeutici tuttora esistenti (accoglienza, doppia diagnosi, “coppie con minori”, terapeutico-riabilitativa ). L’avvio del successivo “programma long time” è stato concomitante al mio abbandono come responsabile dei programmi terapeutici. Il mio giudizio su questo ultimo programma è estremamente negativo, poiché concepito da una mente impreparata e superficiale che non rende degno l’appellativo di “terapeutico”. Ringrazio particolarmente lo staff, in particolare quelli che hanno avuto la possibilità e la capacità di seguire il tirocinio formativo previsto dal progetto. Inoltre, quei membri del consiglio direttivo che con spirito di volontariato hanno occupato senza interessi personali la loro carica, in particolare Nikla Cellucci, Salvatore Laudani e Lucio Parmegiano. Un grazie infine ai revisori dei conti, con l’augurio che il motore del C.AS.T. sia sempre alimentato dalla passione e che questa grande associazione da me fondata non diventi (o non sia diventata) un’organizzazione di parti che operano per il solo esclusivo interesse e privilegio.

Il mio percorso al Cast Onlus Assisi ha avuto una durata di più di 5 anni. A oggi porto con me ciò che mi ha fatto crescere e consolidare come persona. Sono uscita dal tunnel delle sostanze, fortificando le mie debolezze avendo una consapevolezza di chi sono... Quindi ringrazio di cuore il lavoro svolto a Baiano dove ho trovato grande professionalità e dove ancora il progetto uomo era in piedi. Al confronto di Strettura dove vengono accolte famiglie con minori, dove ancora porto segni indelebili sulla mia pelle e quella di mia figlia.... A MIO AVVISO NULLA È INERENTE A TALE PROGETTO. SENZA RIPORTARE SITUAZIONI GRAVI CHE SI SONO VERIFICATE, VORREI SINCERAMENTE CHE IL CAST RITROVASSE IL PROPRIO FONDAMENTO DI UN TEMPO. DOVE L OBBIETTIVO ERA QUELLO DI RECUPERO E SOSTEGNO DELLA PERSONA NEL DIRITTO DELLA DIGNITÀ E DELLE RISORSE UMANE NEL REGIME DEMOCRATICO, SENZA ALTRI FINI.

Vi dico solo una cosa : mi avete rovinato la vita ,grazie.

Quando sono entrata al cast di strettura era il 3.1.2014. Il progetto uomo,linea comune delle comunità cast,toccava approfonditamente molteplici sfaccettature dei comportamenti della persona che in comunitese si chiamano meccanismi"e per poter lavorare su questi

Se non volete perdere i figli non entrate qua!!! Vi portano all esasperazione.