Il Giardino di Babuk

Una stella, perché zero non si può. Nessuna informazione che sia a pagamento, da nessuna parte. Oggi siamo andati, ed era aperto, pensando (visto che ad oggi da nessuna parte c'è scritto) fosse free, siamo entrati a curiosare.Giardino tenuto malissimo, giardiniere arrogante e maleducato, noi abbiamo salutato e lui ci aggrediti accusandoci di essere entrati senza permesso, quando in realtà era tutto aperto.Corre gridando a chiamare questo professore" che corre verso di noi abbastanza nervoso

Classico giardino napoletano dove il tempo sembra si sia fermato. Il prof è un po' prolisso nel racconto delle sue storie personali. Eccessivo il prezzo soprattutto per una napoletana che di cisterne e giardini ne ha viste molte.

Un'ora di chiacchiere del padrone di casa, che sembrava voler più vendere un libro che ha scritto, piuttosto che far visitare un giardino che si gira in 5 minuti. Non giustificati i 10 euro di tariffa (tra l'altro senza ricevuta), che vengono richiesti. L'ipogeo.... e chi l'ha visto? Non funzionava la luce. C'è una vasca per le tartarughe, piena di alghe, troppo maltenuta. Anche i famosi gatti non se la passano meglio con la loro magrezza. Questo sito è stata una vera delusione.

molto suggestivo, un piccolo angolo verde nel cuore della Napoli antica.. un plauso alle guide di Open House!

Una esperienza incredibile in uno dei luoghi meno accessibili di Napoli. Il giardino è ben tenuto ed amministrato dal proprietario, amante dei gatti, che lo ha reso un luogo adatto ad eventi e visite culturali disponendo anche di luoghi sotterranei dove la storia di Napoli si mescola a quelle dei napoletani.

Visita interessante spiegata egregiamente da un professore, che partendo da un piccolo giardino di un'abitazione nel cuore di via Foria, all'altezza dell'orto botanico, abbandonata per vari decenni, da poco riscoperta, arriva nel sottosuolo a 30 metri di profondità estreando da esso tante memorie passate e sepolte. Tante piccole ma interessanti curiosità ed aneddoti raccontati con competenza e maestria, mettono in luce la passione di chi se n'è preso cura per tramandarli e fermarli ai posteri affinché ne mantengano sempre in vita il ricordo. Questo giardino prende il nome del gatto, appunto babuk , dal turco, ricordo d'infanzia del proprietario del giardino, persona tra l'altro colta ed empatica, perché al tempo che è stato da lui acquistato era dimora preferita dei gatti della zona. E tale, il proprietario, ha voluto che rimanesse nel tempo. Storie fantastiche e segreti s'intrecciano e si sviluppano nel tempo svelando tutto il fascino della storia che affonda le sue radici in un tempo lontanissimo a noi. Consiglio vivamente di visitarlo.

Un giardino nel centro storico.Interessanti le grotte scavate nel tufo per ricavare materiali da costruzione.Una località imprevista, ma non straordinaria.

Posto bellissimo e suggestivo.La colonia felina del professore deve essere curata di più. I gatti alcuni sono raffreddati e trascurati.

È stata una bellissima esperienza. Coinvolgente ed emozionante. Il fascino del giardino e dell'ipogeo hanno fatto si che trascorressimo un pomeriggio fantastico