Edicola votiva

Percorrendo Via Don Minzoni, mi sono imbattuto, rimanendone colpito, in questa originale edicola votiva, incastonata nel muro del palazzo corrispondente al civico 27 della via. Un artigiano albanese ha costruito una nicchia, profilata ad arco a tutto sesto, composto di mattoncini, al cui interno ha posto una statuetta della Madonna, a mezza figura, che tiene in braccio il Cristo benedicente. Non è dato sapere se l'artigiano e l'artista che ha scolpito le due figure, utilizzando forse il tufo, siano la stessa persona né l'anno in cui la statuetta sia stata sistemata nel luogo in cui attualmente si trova. Purtroppo il gruppo scultoreo è in cattivo stato di conservazione, prova ne sia che il braccio sinistro del bambino ed il suo mantello si stanno letteralmente disfacendo.Anche l'intonacatura azzurra della nicchia ed il mantello della Madonna del medesimo colore, vanno sbiadendosi, a causa dell'usura prodotta dagli agenti atmosferici. La nicchia, infatti, non è protetta ed è soggetta, pertanto, ad un progressivo deterioramento dovuto all'incuria, alla trascuratezza ed alla indifferenza di chi avrebbe il dovere e il titolo di intervenire con misure protettive.Peccato, perché lo sguardo della Madonna e del bambino, pur se rivolti in opposte direzioni e senza la dolcezza tipica di questa tipologia di figure religiose, colpiscono il viandante che si ferma in questo luogo ad ammirarli, per la loro forza intrinseca.