Villa Massoni Via Rocca, 2, 54100 Massa MS

Villa Massoni





29 Recensioni




Villa Massoni Via Rocca, 2, 54100 Massa MS




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Via Rocca, 2, 54100 Massa MS

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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

pierantonio furfori
17.09.2023
Villa Massoni
In abbandono, ma ricca di storia.
MegaPigro - UrbeXVIdC
12.09.2023
Villa Massoni
Bel posto ma solo visto da fuori. Apparentemente abbandonato e invivibile, ma all'interno vive un custode ed i padroni stessi. Occhio ad entrare dentro senza autorizzazione.
Piergiorgio Bascherini
06.09.2023
Villa Massoni
Gli dò quattro stelle solo per la sua potenzialità com'è ora è solo da una stella che spreco
francesco lazzini
28.08.2023
Villa Massoni
Purtroppo è in stato di abbandono ! Possibile che tante fervide menti nn riescono a trovarne soluzione ??!!
Giorgia Primavera
12.08.2023
Villa Massoni
Puro degrado
Maria Grazia Benedetti
03.08.2023
Villa Massoni
Dovremmo poter dare 5 stelle ma sappiamo bene che la villa è inagibile e non si può entrare a visitare il parco. Però consiglio in primavera di provare a fare il sentiero che la costeggia partendo o da dietro la chiesa delle grazie o dalla rocca incima a via del bargello o forse si chiama via del colletto (una cosa del genere ) L ho scoperto durante un trekking urbano organizzato dal Comune di massa. Anno scorso ho rifatto il percorso tralaltro con una amica e 2 bimbi ma abbiamo rischiato di tornare indietro perché il sentiero non viene regolarmente pulito dai rovi e ci siamo un po' graffiati. Ma alla fine lo abbiamo percorso. È consigliabile un paio di scarpe da ginnastica o comunque chiuse e pantaloni lunghi.
Giannina Massoni
02.08.2023
Villa Massoni
Tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo il nobile genovese Giulio Pacero costruì alle pendici del colle di Volpigliano un edificio, come vertice di un ideale triangolo che unisce il castello ed il palazzo ducale. Si trattava di una struttura che nell’impianto ricordava i palazzi signorili medievali. Costruita su un podio rialzato la Villa si ergeva per tre piani ed aveva una torretta al lato settentrionale e un piccolo chiostro interno.Il duca Carlo II Cybo-Malaspina, che amava i soggiorni collinari, dà l'avvio a costosi rinnovi della struttura intorno alla fine del XVII secolo. Mentre gli interventi strutturali furono contenuti, gran spesa si ebbe intorno al parco della zona di ponente, costruendo una teoria di loggiati a colonne ed archi, digradanti lungo i fianchi della collina e collegati all'edificio da terrazzamenti, balaustrate, scale e camminamenti. Questa struttura, che è poi quella tipica del casino d'epoca con belvedere.l duca Alderano I Cybo-Malaspina nel 1721 per i troppi debiti vende le statue che ornano i loggiati in parte al fratello cardinale Camillo, in parte ad emissari dello zar Pietro I di Russia. Molte sono le statue di marmo che ornano San Pietro e Castel Gandolfo, ad essere state trasferite a Roma dal cardinale Cybo stesso.Nel 1771 viene affittata per sei anni al colonnello Wisard, a capo delle truppe modenesi stanziate a Modena: la duchessa Maria Teresa Cybo-Malaspina è infatti moglie del duca Ercole III d'Este. Nel 1779 viene concessa al militare a titolo vitalizio, purché abbatta la colombaia, alzi la facciata di due braccia e rifaccia il tetto.Nel 1793 la Villa passa all'architetto ducale Carlo Giosuè Marchelli, che mette in progetto lavori di restauro; nel 1797 passa nuovamente di proprietà e viene acquistata dal conte Adolfo Federico Munck, che affida a Marchelli il compito di ammodernare l'edificio, ed assolda scalpellini, pittori e stuccatori. Oltre al restauro e recupero dei loggiati balaustrati, vengono anche costruite le stalle, una casa per contadini e la rimessa per le carrozze.Anche Maria Anna Bonaparte, detta Elisa utilizzò la Villa.Nel 1828 l'industiale carrarese Pantaleone Del Nero ne affida il restauro all'ingegnere Isidoro Raffo. In questo periodo esistono delle piante dell'edificio depositate nell'Archivio di Stato di Modena, che dimostrano come l'edificio non avesse ancora raggiunto le forme odierne. Del Nero la cederà per debiti nel 1843 alla nobildonna Giuseppa Tori che la porterà in dote nel matrimonio con il marchese lucchese Pietro Massoni. L'edificio coi primi del '900 verrà ristrutturato ulteriormente con la copertura delle terrazze-tetto poste sul fondo dell'edificio che allora furono coperte e trasformate in una semplice e austera cappella dal marchese Gaspero Massoni il quale - malato - aveva difficoltà a recarsi in chiesa. L'edificio ancora oggi si compone di una facciata rivolta a sud con due ali laterali di quattro piani che inquadrano una terrazza centrale dotata di un vestibolo colonnato ed un corpo arretrato e timpanato in corrispondenza della cappella novecentesca. Gaspero Massoni ebbe due figli che nacquero nella Villa: Piero che fu eroe della Grande Guerra col grado di tenente di aviazione nella Squadriglia La Serenissima" che partecipò al Volo su Vienna con Gabriele D'Annunzio nell'agosto 1918 per lanciarvi volantini
Melania Galati
30.07.2023
Villa Massoni
Abbandonato
Vincenzo Petroni
30.07.2023
Villa Massoni
Purtroppo eabbandonata!!
CRISTINA KRIZIA PEDRINZANI
30.07.2023
Villa Massoni
Villa con depandance immerse in enorme parco che ormai assomiglia ad una giungla chiuso e completamente in rovina. Un vero scempio!!!

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