Fondazione G.B. Bietti

Se non fosse per il personale sanitario preparato e competente , l organizzazione burocratica è un vero caos . Impegnative scambiate e giri per i piani per indicazioni date allo sportello errate. Per non parlare delle visite di controllo... a fatica si riesce a prendere un appuntamento.

Impossibile prendere un appuntamento per una visita di controllo da oltre sei mesi, per una paziente che sta peggiorando. Organizzazione interna completamente da rifare, con liste di attesa per gli interventi ambulatoriali superiori a diciotto mesi.

Medici e personale arrogante supponente e maleducato , si sentono degli unti dal signore , si infastidiscono se fai qualche domanda. Quanto a competenza non è superiore ad altri ospedaliil mio consiglio è quello di cambiare struttura, oftalmico, sant’Eugenio...

Meno di una stella non si può. Sui medici non so cosa dire, visto che non sono arrivato a sostenere la visita. Quattro ore di ritardo!!! Numeretti elettronici che vanno avanti e indietro ripetutamente. Disorganizzazione, incompetenza, arroganza del personale. Burocrazia avvolta su sé stessa. Alla fine, me ne sono andato senza fare la visita. Mica ho giornate da buttare così! Che vergogna. Prima di autodefinirsi un'eccellenza, dovrebbero lavorare con criterio. Pessimi!!!

Non valuto l'eccellenza medica, ma la pessima organizzazione. È da dicembre che quotidianamente cerco il pomeriggio di prenotare una visita oculistica di controllo. Anche più di 1ora di inutile attesa (registrata). Nel caso fortunato il disco ripete di riprovare più tardi (sic). Un gentile impiegato dell'ufficio amministrativo, comprensivo, si è fatto dare il mio numero di telefono impegnandosi ad aiutarmi. Sono ancora in attesa. Se non si va di persona a prenotare, dimenticatevi della Fondazione. Peccato

Ottimi medici degli occhi. Ma l'organizzazione del San Giovanni Addolorata è pessima sia per i contatti che si inventano numeri falsi per prenotare e che non riesci mai perché non lavorano e pessima come organizzazione all'interno della struttura in quanto manca quasi tutto il personale a gestire il tutto. Capisco che non hanno tutte le colpe perché le istituzioni sono assenti e non danno risorse. La Regione Lazio è da mettere tutta a Rebibbia.

Ho eseguito una visita di controllo questa mattina con quasi 2 ore di ritardo. Il medico molto professionale e competente. L' organizzazione lascia a desiderare. Solo 2 medici per le visite prenotate e per i controlli degli interventi del giorno prima. Ovviamente si accumulano ritardi .

Mi sono trovata benissimo, disponibili, precisi, puntuali e soprattutto professionali e competenti. Un grazie speciale alla dottoressa Federica Petrocchi che mi ha seguito dall'inizio alla fine.

Una struttura che rappresenta l'eccellenza, grazie soprattutto alla professionalità dei suoi operatori. Un ringraziamento in particolare lo devo al dottor SCHIANO, che mi ha seguito con grande competenza e cortesia, senza mai tralasciare l'aspetto umano, essenziale in un percorso delicato come quello da me attraversato. Grazie a lui e alla sua fantastica squadra ho rivisto, finalmente, la luce. Un ringraziamento particolare lo devo alla dottoressa BONGIORNO, per il suo sostegno costante, la cortesia e l'attenzione con le quali mi ha seguito. La mia gratitudine e i miei complimenti alle dottoresse ABICCA e MOTTOLA e al personale infermieristico del reparto in cui sono stato ricoverato, per la loro gentilezza e attenzione nei miei confronti. Stefano Diporto

Medici molto bravi (Dott. Schiano e Dott.ssa Abicca) ma personale di supporto ai medici PESSIMI. Ieri 8/3/2023 le il il personale del Reparto U.O.S. Patologie del Segmento Anteriore, SI E' DIMENTICATO DI ME COME PAZIENTE. Hanno effettuato la prima parte della visita, mi hanno fatto aspettare 3 ore in sala attesa, se ne sono andate intorno alle ore 18.00/18,30 e solo dopo, scopro, chiedendo al Dott. Schiano che non avevano inserito il mio nominativo per le visite finali.Il Dott. Schiano si è scusato più volte per quanto accaduto e ha effettuato la parte finale della visita.Una struttura di eccellenza NON PUO' DIMENTICARSI DEI PAZIENTI.