Hospice di Abbiategrasso

Esperienza brutta perché ho perso mia mamma in questa struttura...ma il personale e la struttura sono da mettere al primo posto della sanità pubblica a disposizione di tutti. Dal 2012 il mio 5x1000 è per loro e non posso che parlarne bene a tutti.

Che Dio vi benedica tutti quanti. Le persone che recensiscono negativamente questo luogo (pochi per fortuna), si dimostrano essere del tutto ignoranti. Si sa bene che le cure palliative non porteranno certo il paziente a guarigione, e di che vi lamentate?? Avete a disposizione una struttura in ordine, pulita, bellissima con un team preparato di dottori e volontari prima di tutto umani, che sanno accompagnare i vs. cari e le famiglie stesse verso la fine, e per giunta lo avete gratuitamente.Ho già avuto un'esperienza qui, quando morì mio nonno 5 anni fa e chiesi espressamente ad amici e parenti denaro al posto dei classici fiori/corone che a nulla servono, per donare alla struttura il ricavato ed aiutarli a mantenere questo splendido servizio. Oggi hanno ricevuto la mia povera nonna, e sono sicura che le daranno amore e sostegno durante i suoi ultimi giorni, diversamente da quanto invece ha fatto l'ospedale che l'ha dimessa in condizioni pessime e verso cui prenderò i dovuti provvedimenti. Mai visto persone così, a far un lavoro così brutto e impegnativo, sempre con il sorriso sul volto. Queste si che sono strutture per cui la sanità italiana dovrebbe andare fiera. Grazie, di nuovo vi riconoscerò una donazione, ed invito tutti a farlo per permettere a strutture così di esistere.

Desidero esprimere a tutti la nostra riconoscenza e gratitudine per aver accolto, accudito e curato con umanità e professionalità i miei genitori Carlo e Guglielmina negli ultimi mesi di vita e per averci sostenuto con sensibilità e partecipazione nell’affrontare questo doloroso percorso.Siete delle persone eccezionali e meravigliose, senza di voi e senza il vostro aiuto non ce l’avremmo mai fatta.Grazie di esistere…
Un abbraccio a tutti.Un grazie particolare alla dott. ssa Moscatelli che per prima ha capito ed accolto la mia richiesta di aiuto.Al dott. Vladimir Dabija che ha percorso insieme a noi i primi mesi e che è rimasto nel cuore di mamma.Alla dott.ssa Francesca Fortugno che ha proseguito tale percorso con umanità eprofessionalità.Alla dott. ssa Clarissa Florian che abbiamo incontrato per poco ma che ci ha regalato subito la sua empatia.Un grazie di cuore ai bravissimi infermieriMatteo Moscardin, Francesca Pesenti eRenata Koni,che con amorevole dedizione si sono presi cura di loro.Sarete sempre nel nostro cuore. Grazie.

L'utilità di questo complesso è indiscutibile inoltre, l'organizzazione, la collaborazione di tutti gli operatori e dei volontari che all' interno vi operano lo rendono unico e indispensabile per la cittadina.

Grazie a questa struttura mia mamma ha passato gli ultimi momenti della sua vita in un ambiente sereno, curato e accogliente.Con questo progetto nato per i malati terminali, siete riusciti a prendervi cura non solo del malato ma anche di noi familiari.Già da casa è stata seguita con grande umanità, cura e dedizione dagli infermieri, i medici e gli operatori che poi l’hanno accompagnata fino all’ultimo giorno.La camera ricorda un ambiente familiare dove ha trascorso in tranquillità i giorni che le mancavano.In particolare un grazie alla dottoressa Florian, a due persone speciali, gli infermieri Claudia e Matteo e ai dottori che ci sono stati vicini.Grazie a tutti voi di esserci!Famiglia Tomasi - Gaggiano

Nonostante tanta tristezza per la perdita della mia amata mamma, desidero ringraziare di cuore tutti gli operatori dell' hospice per la loro professionalità e gentilezza.Un abbraccioSusanna Galli

Sinceramente non ho mai capito perche' mia mamma e' stata sedata con la morfina quando non aveva dolori cosi' forti da giustificarne l'uso, dopodiche non ho mai capito nemmeno l'uso dell'ansiolitico in dose massiccie che di fatto l''ha portata in una specie di coma. Hanno parlato di metastasi al cervello, quando non e' mai stata fatta una tac per riscontrarne l'effettiva presenza. Ci sono tante cose che ad oggi non mi sono chiare sinceramente. Gli avete tolto l'aflebo e avete solo atteso che lei si spegnesse Mia mamma e' stata ben 12 giorni in vita senza acqua e asoluzione fisiologica" in quanto persona forte e forse non cosi' grave prima che morisse. Sinceramente non sono per nulla felice di come e' stata gestita la situazione

4 anni fa mia mamma ha terminato i suoi giorni in questa struttura, dopo mesi di sofferenza. È stata assistita con tanta attenzione, professionalità ed estrema gentilezza e noi parenti stretti abbiamo anche avuto la possibilità di avere assistenza psicologica. Grazie per ciò che avete fatto e per ciò che fate. Grazie.

È passata una settimana da quando è venuto a mancare un mio caro zio,ci ho messo un po’ a capire se era giusto scrivere una recensione,ad oggi sono fermamente convinta di quanto sto per scrivere.Mio zio è stato ricoverato presso l’hospice mercoledì 23 novembre,in giornata faccio due colloqui, uno con l’educatrice,dove non ho nulla da dire,una persona molto disponibile e cordiale e un altro colloquio con una dottoressa o caposala (non si ben capito), mi viene esplicitamente detto che avrebbero continuato le cure iniziate in ospedale, tra cui una minima dose di morfina. Premetto che il mercoledì mio zio era lucido,attento e cosciente (fin troppo).Mi viene assicurato che se la situazione si fosse aggravata e avrebbe avuto bisogno di più morfina,mi avrebbero avvisata subito.Io mercoledì saluto mio zio e avviso infermieri e medici,che il giorno dopo purtroppo nessuno sarebbe riuscito ad andare a trovarlo(visto i 40 km di distanza da casa mia),quindi rimaniamo che ci vediamo venerdì,ma che se ci fosse stata un urgenza avrebbero ovviamente avvisato.Il giovedì nessuno va a trovarlo e non riceviamo nessuna chiamata, siamo “abbastanza” tranquilli,per quanto possibile.Il venerdì alle 13.30 mia mamma e mia cognata vanno a trovare mio zio. Entrano in camera e lo trovano in una situazione alquanto spaventosa. Lui non le riconosceva quasi più. Era inerme, mia mamma chiede subito spiegazioni,e le viene detto che nella giornata di giovedì e nella notte aveva avuto un peggioramento (nessuno si era fatto sentire), mia mamma sta un po’ li,ma poi va via.Alle 18.30 vanno a trovarlo la sua compagna con mia cugina, lo trovano in una situazione pietosa..lui non le riconosce,era praticamente immobile e non dava segni di lucidità. Anche qui nessuno avvisa loro che la situazione era MOLTO critica, e alle 20 (come orario massimo per i parenti) loro lasciano la camera, senza che nessuno le dica di rimanere.Alle 23.20 ricevo una chiamata da un infermiera dove mi dice che mio zio è morto.Ora io mi chiedo, ma dov’è l’umanità?Perché nessuno ci ha detto che da lì a poche ora se ne sarebbe andato?!?Tutti noi sapevamo che da lì mio zio non sarebbe mai uscito vivo, ma mai andavo ad immaginare una situazione del genere.