Villa Fumagalli Frascoli

Opera minore di Piero Portaluppi. Qualche dettaglio di pregio, discutibile lo scalone del giardino

Ambiente molto bello . Bello anche il giardino.

Le linee rigorose di Villa Fumagalli Frascoli tracciano il personale gusto modernista dell’architetto Piero Portaluppi, che progettò questa villa per l’amico imprenditore Roberto Fumagalli e la moglie Matilde Frascoli. Una villa su tre piani dove il fronte strada non lascia immaginare il meraviglioso parco, caratterizzato da una grande e scenografica scalinata.In questa villa possiamo ritrovare gli elementi dello stile del Portaluppi, dalle finestre e i lucernari di forma circolare alle diagonali incrociate della cancellata, dal disegno geometrico ed articolato della balaustra della scala all’uso della palladiana e del marmo Rosso Levanto, fino al disegno a losanghe delle porte.Oggi, come da lascito testamentale, la villa è un centro culturale di proprietà del Comune di Laveno Mombello. Sede di eventi e mostre, è aperta al pubblico e mette a disposizione di cittadini e turisti anche il suo incantevole giardino, aperto tutto l’anno.

La vill Frascoli- Fumagalli ( da non confondere con Villa Frascoli in via S. Fermo) è stata proprietà dei Fumagalli, due coniugi imprenditori milanesi, la cui azienda produceva i classici merletti per i vestiti delle donne, per l'arredo, oltre ad ornare i vestiti di marinaretto dell'epoca dei giovanissimi Agnelli. Il loro arrivo a Laveno negli anni '50, è legato alla conoscenza e grande amicizia che li legava ai coniugi Menotti Bassani. Alla loro scomparsa, il lascito testamentario vedeva donare a Laveno Mombello la loro proprietà.Ma questo testamento venne impugnato da un familiare e si iniziò una lunga vertenza giudiziaria, si pensi ai soli 20 anni di attesa per il pronunciamento della Cassazione. Un lungo iter legale-burocratico, per il quale si è battuta in prima persona la stessa scomparsa e cittadina onoraria Giannina Scotti Bassani. Villa Frascoli Fumagalli a Laveno è un vero gioiello déco, con giardino sul retro e la luce del lago che la inonda, valorizzando la purezza delle forme. La villa, con le sale luminose e la cura dei dettagli e dei materiali, ricorda il rigore di Villa Necchi Campiglio a Milano, tra i principali progetti residenziali di Piero Portaluppi, autore anche di villa Frascoli. Già da una decina di anni l’architetto milanese era di casa a Laveno, per il progetto della storica sede della Società ceramica italiana.