Basilica di San Pietro ad Aram Via S. Candida, 4, 80139 Napoli NA

Basilica di San Pietro ad Aram





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Basilica di San Pietro ad Aram Via S. Candida, 4, 80139 Napoli NA




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Via S. Candida, 4, 80139 Napoli NA

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Recensioni consigliate

Marcella Ariodante
02.11.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Davanti al mio hotel.. Ho trovato una meraviglia non conosciuta.. Chiesa antichissima e stranissima con affreschi e teschi.....già di epoca romana
doge
30.10.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Ci tenevo tanto a visitarla ed oggi ci sono riuscito poco prima della chiusura alle 11.30. In questa basilica potete ammirare il piccolo altare dove l'apostolo Pietro tenne il battesimo dei Santi Aspreno e Candida. Non perdete l'antica sacrestia con le reliquie della Santa.
Lino Dercole
30.10.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Chiesa bellissima e piena di storia, in essa é custodito l'AraPetri" dove San Pietro fece messa e battezzò e convertì Sant'Aspreno primo vescovo di Napoli e San Candida.Nel 1930 per alcuni restauri è stato scoperto che la chiesa è risalente al periodo paleocristiano.La cripta di può visitare il lunedì e mercoledì dalle 16.30 alle 18.30."
Pietro Mastantuoni
05.09.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Basilica davvero bellissima, ricca di storia e fascino. Stupenda la Cripta sottostante con l'Ossario e il Coemeterium. Si narra che l'apostolo Pietro sia stato in questo luogo, approdando via mare, durante il suo viaggio di evangelizzazione. Posto da visitare assolutamente
Angelo Boccola
22.08.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Ho visitato il sottosuolo della basilica insieme a mio figlio e rispetto alla mia prima visita fatta circa 30 anni fa è molto cambiato, purtroppo in peggio. Si trova a 100 metri dalla stazione centrale di Napoli sul corso Umberto. La tradizione vuole che la chiesa sorga nel luogo dove San Pietro celebrò la prima messa e battezzò Santa Candida e San Aspreno, e la credenza popolare narra che Santa Candida abbia vissuto nella cripta cui si accede dal transetto sinistro della chiesa dove ancora oggi si pratica il culto popolare delle anime dei defunti. Anni fa il sottosuolo -che può essere visitato il lunedì e il mercoledì dalle 16.30 alle 18.30- era pieno di gente che pregava, oggi in seguito ad una recente bonifica e ad una improbabile e opinabile imbiancata degli ambienti è praticamente deserto. Rimane comunque un luogo meraviglioso e suggestivo.
Rino Fortunato
14.08.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Bella basilica, ristrutturata. Da non perdere i sotterranei.
Gennaro Lama
04.08.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Testimonianza eccezionale delle prime comunità Cristiane a Napoli. Balisilica con bellissimi affreschi ed ipogeo.Lingresso principale, molto bello, è quasi sempre chiuso e guarda verso Porta Capuana, la porta d'ingresso degli eserciti del Regno di ritorno da missioni all'esterno.Basilica poco conosciuta, ma assolutamente da visitare
Michele Maione
03.08.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Umberto, alle spalle di Piazza Garibaldi, l’antica Basilica è una delle poche tracce del passato rimaste nella zona adiacente la stazione centrale di Napoli, scampata al Risanamento di Napoli.Infatti, verso la fine dell’ottocento, fu attuato un piano urbanistico con l’intento di debellare il colera e di dare una ripulita alla zona.L’intero quartiere fu oggetto di un radicale intervento, che vide interi rioni, vicoli e viuzze, con palazzi addossati l’un su l’altro, rasi al suolo, per far spazio ad una strada ampia e luminosa, che ricalcasse in parte i boulevard francesi, appunto il Corso Umberto I.La famosa Basilica ha radici che affondano in un passato molto più remoto e vetusto.Pare infatti che la chiesa di San Pietro ad Aram sorga nel luogo dove San Pietro celebrò la prima messa, e in tal momento battezzò due santi (Santa Candida, San Aspreno) altrettanto famosi le cui gesta si confondono tra miti e leggende.L’Apostolo Pietro proveniente da Antiochia e diretto a Roma, fece una sosta a Napoli.Qui incontrò una vecchia signora, di nome Candida, la quale era gravemente malata.Quest’ultima portata a cospetto del Sant’uomo, implorò la grazia per la sua guarigione, nonostante fosse una pagana e non credente.Pietro commosso da tale richiesta operò la guarigione.L’anziana donna guarita dal male, condusse Pietro da un altro infermo un certo Aspreno e anche per lui si compi il miracolo.I due pagani si convertirono al Cristianesimo con tale fervore che l’apostolo Pietro alla sua partenza da Napoli consacrò Aspreno primo vescovo di Napoli.Aspreno fu profondamente legato a questo luogo, l’altare dove Pietro (Ara Petri) aveva celebrato, pregato e compiuto i suoi prodigi e lo custodì prima all’interno di una piccola edicola e poi in seguito nella Basilica di San Pietro ad Aram, li sopra eretta.Anche Candida non lascio mai più questo santo posto.La credenza popolare vuole che la santa donna abbia vissuto nella cripta, cui si accede dal transetto sinistro della chiesa.Lì ancora oggi si pratica il culto popolare delle anime dei defunti.In seguito ai restauri del 1930 si rivelò essere una chiesa paleocristiana: a tre navate con colonne di marmo, dove sono state scoperte anche delle catacombe in cui sono stati trovati sette scheletri, probabilmente i primi sette Santi di Napoli, tra cui quello di Santa Candida che si venera tuttora e che è conservato sull’altare della quarta cappella a sinistra.Secondo le tradizioni la chiesa dovrebbe risalire al 44 dopo Cristo, in concomitanza del passaggio di San Pietro, mentre altre fonti fanno risalire la chiesa all’anno 877 dopo Cristo.L’attuale forma e stile dell’edificio sono sicuramente del 1600, nonostante nel XII secolo vi fu l’annessione di un monastero.dopo molti stravolgimenti della zona in seguito alle tante vicissitudini della città di Napoli, l’edificio perse alcuni parti del suo perimetro, ma ciononostante essa conserva ancora elementi di prestigio, vedi l’ara Petri,l‘altare di San Pietro e l’antichissimo affresco di Santa Candida riportato alla luce dopo i recenti restauri.L’interno della chiesa si presenta a croce latina, navata unica, con crociera eretta su quattro enormi pilastri che sorreggono l’imponente cupola.Nelle cappelle laterali sono presenti dipinti di Massimo Stanzione, Andrea Vaccaro,
Aicha Scalza
02.08.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
Splendida basilica con una storia notevole in una posizione ottima per il passeggio. Raggiungibile facilmente con metro e pullman.
Leo Leone
31.07.2023
Basilica di San Pietro ad Aram
L'edificio religioso è molto noto perché, secondo la tradizione, custodirebbe l'Ara Petri, ovvero l'altare su cui pregò san Pietro durante la sua venuta a Napoli. La basilica si erge nel centro storico della città e, fino all'Ottocento, era affiancata da un chiostro monumentale.Per la sua particolare antichità papa Clemente VII le concesse il privilegio di poter celebrare il giubileo un anno dopo quello di Roma, in modo da evitare un eccessivo affollamento nella capitale pontificia, ma anche per evitare al popolo napoletano l'allora faticoso viaggio. I post-giubilei furono celebrati nel 1526, nel 1551 e infine nel 1576. Papa Clemente VIII abolì questo privilegio alla città nel XVII secolo.Secondo la leggenda la chiesa è sorta sul luogo dove san Pietro aveva battezzato santa Candida e sant'Aspreno, i primi napoletani convertiti, come narra anche l'affresco nel vestibolo (recentemente attribuito a Girolamo da Salerno).L'attuale ristrutturazione è del XVII secolo (compiuta negli anni fra il 1650 e il 1690), su precedente disegno di Pietro De Marino e Giovanni Mozzetta.Alla fine del secolo scorso verso la fine dell'Ottocento per l'apertura dell'attuale Corso Umberto I e dell'adiacente piazza Mancini (alle spalle della statua di Giuseppe Garibaldi) vennero abbattuti due antichi chiostri e parte di colonne e capitelli vennero collocati all'ingresso della chiesa di S. Aspreno inglobata nell'edificio del palazzo della Borsa in piazza Bovio. Le colonne sono tuttora visibili al pubblico.La facciata della basilica è in un sobrio stile neoclassico. La parte inferiore, è tripartita in fasce verticali da quattro lesene scanalate corinzie; nella fascia centrale si trova il portale, inserito all'interno di una strombatura poco profonda con arco a tutto sesto sorretto da due colonne tuscaniche; in ciascuna delle due fasce laterali, invece, si trova una finestra ad arco. La parte superiore, separata da quella inferiore tramite un cornicione decorato con bassorilievi, è divisa in due livelli: quello inferiore presenta due finestre ottagonali con al centro un frontone semicircolare con oculo; quello superiore, invece, un finestrone sormontato da un frontone triangolare.Il portale dell'ingresso secondario (XVI secolo), da cui si accede alla chiesa, è in pietra scolpita a motivi di girali vegetali e proviene dal Conservatorio dell'Arte della Lana, in vico Miroballo, demolito per i lavori del Risanamento.L'interno è a navata unica, a croce latina, con quattro cappelle per lato e transetto.Nel vestibolo vi è l'altare in marmo con iscrizione angioina e colonnine sveve, sormontato dal baldacchino di Giovan Battista Nauclerio. Ai lati dell'ingresso sono posizionate due sculture ottocentesche ritraenti San Francesco d'Assisi e Sant'Antonio da Padova, sopra la porta vi è la Vestizione di Sant'Ildefonso di Giovanni Bernardo Azzolino.

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Via S. Candida, 4, 80139 Napoli NA
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