Chiesa di Sant'Agostino Piazza di Sant’Agostino, 1, 52100 Arezzo AR

Chiesa di Sant'Agostino





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Chiesa di Sant'Agostino Piazza di Sant’Agostino, 1, 52100 Arezzo AR




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Piazza di Sant’Agostino, 1, 52100 Arezzo AR

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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

Loredana Leoni
02.10.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Bella merita sicuramente una visita.Ingresso libero
Silvia Costanzo
29.09.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Interessante la storia di questa chiesa costruita nel XIII secolo, dimezzata durante la ristrutturazione avvenuta nel XVIII secolo. Consiglio di chiedere la sua storia a parroco che vi racconterà qualcosa di più di quanto è scritto sulle guide.
Gianfranco Frau
09.09.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Bella chiesa costruita originariamente dall'ordine mendicante degli Eremitani di Sant'Agostino nel 1256.L'edificio era di piccole dimensioni e per questo motivo, nel 1330, partirono i lavori per una nuova struttura, a tre navate, che nel 1341 risultò essere una delle più ampie della città.Intorno al 1700 l’edificio subì uno stravolgimento nelle dimensioni ma rimane un opera molto bella..
Lorenzo Gusso
30.08.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Bellissima fuori e dentro !! Rivista pochi giorni fa in occasione dei mercatini Natalizi !!!
Vincenzo Raitano
27.08.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Sul corso Italia, chiesa carina ma certamente non la più rappresentativa della città aretina. Particolare il contrasto tra interno ed esterno, ampia e ricca di locali la piazza omonima in cui è ubicata. Belli gli affreschi, Gradevole ma nulla di più. Risale alla XIII secolo ma è stata costruita di nuovo nel 17º.
M R
14.08.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Sinceramente una delle più brutte chiese di Arezzo per la parte esterna, niente di che internamente. Non fortunata x la zona ora malfamata che la circonda
Baltasar Llovera
01.08.2023
Chiesa di Sant'Agostino
La chiesa di Sant'Agostino è una chiesa di Arezzoche sorge nell'omonima piazza.L'ordine mendicante degli Eremitani di Sant'Agostino fu approvato nel 1256 da papa Alessandro IV e, l'anno successivo, i frati agostiniani posero la prima pietra per la costruzione della loro chiesa in Arezzo.L'edificio era di piccole dimensioni e per questo motivo, nel 1330, partirono i lavori per una nuova struttura, a tre navate, che nel 1341 risultò essere una delle più ampie della città.Tra sospensioni e riprese il complesso religioso, che comprendeva anche un grande convento, rimase incompleto fino a tutto il Quattrocento. I consistenti lasciti di Mariotto di Cristoforo Cofani e dei figli permisero, a partire dal 1491, il rilancio e il completamento dei lavori. Nel 1510 Martin Lutero, ancora monaco agostiniano, secondo la tradizione si fermò nel cenobio aretino durante il suo viaggio verso Roma.Il Vasari ci dice che tra la fine del Trecento e i primi del Cinquecento la chiesa fu abbellita da splendidi cicli di affreschi e dipinti su tavola, eseguiti da importati artisti quali Barna senese (Storie di San Jacopo), Iacopo del Casentino (Storie di San Lorenzo), Parri di Spinello (affreschi per il Coro), Taddeo di Bartolo (Papa Gregorio XI), Bartolomeo della Gatta (Incoronazione della Vergine e Madonna Assunta) e Luca Signorelli (San Nicola da Tolentino e alcuni Angeli per la Cappella del Sacramento).Tutte queste opere sparirono tra il 1761 e il 1766, quando l'edificio sacro subì un enorme stravolgimento che ne dimezzò le dimensioni e lo trasformò all'interno. I nuovi canoni imperanti erano quelli del barocco e del rococò, per questo i luganesi Francesco e Giuliano Rusca e il varesino Carlo Speroni riempirono di sfarzosi e opulenti stucchi la chiesa. La Cantoria (1765) sulla controfacciata rappresenta il momento più alto di quel periodo.Esternamente rimasero la fiera faccia in pietre conce e il superbo campanile quadrangolare, entrambi quattrocenteschi. La punta di quest'ultimo fu rovinata da un fulmine nel 1825 e venne ricostruita all'inizio degli anni venti del secolo scorso. In seguito furono aggiunte anche quattro piccole cuspidi.Nonostante le gravissime perdite, sono ancora numerose le testimonianze artistiche conservate in Sant'Agostino che meritano di essere segnalate.Rispetto alla struttura originale l'edificio è stato dimezzato e completamente restaurato tra il 1761 e il 1766, su progetto del ferrarese, ma di famiglia oriunda proprio di Arezzo, Filippo Giustini.Nel rifacimento settecentesco la facciata non ha subito alterazioni.
Giorgio Giusto
30.07.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Molto bella, ne vale la pena visitare, ed eventualmente, anche partecipare alla celebrazione eucaristica.
Edoardo Caproni
30.07.2023
Chiesa di Sant'Agostino
È una piazza in mezzo al Corso Italia, molto frequentata, larga, con una fontana luminosa in mezzo. Piena di locali, principalmente ristoranti, gelaterie e bar, spesso usata come luogo di installazione di stand in occasione delle fiere.
# Riccardo Caverni
29.07.2023
Chiesa di Sant'Agostino
Bellissima piazza tenuta bene. Contornata da bar e piccoli ristoranti. Una scoperta da vedere.

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Piazza di Sant’Agostino, 1, 52100 Arezzo AR
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