Ipogeo di Via Livenza Via Livenza, 4, 00198 Roma RM

Ipogeo di Via Livenza





53 Recensioni




Ipogeo di Via Livenza Via Livenza, 4, 00198 Roma RM




Informazioni sull'azienda

Ipogeo di via Livenza | Sovrintendenza |

Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

L. C.
01.11.2023
Ipogeo di Via Livenza
Solo a Roma si può scendere lungo la rampa di un moderno garage ed entrare per una porticina in un ambiente del 350-370. Quasi 1700 anni fa! L’ambiente è affrescato e parzialmente decorato con mosaici. Purtroppo i palazzinari dell’epoca, siamo a fine 800, non hanno protetto l’intera struttura, ma solo una piccola abside con vasca rifornita da una sorgente sotterranea, anzi anche gran parte del mosaico è andato perduto. Quello che resta è comunque affascinante. Cosa era? Non è ancora chiaro; all’epoca, l’ambiente era già sotterraneo, all’interno di una enorme area cimiteriale che partiva dalle mura aureliane lungo la via Salaria. Però nessuno pensa che l’uso fosse collegato ai riti funebri. Si pensa ad un gruppo sincretista perché ci sono sia decorazioni cristiane che pagane.
Luciano Foti
30.10.2023
Ipogeo di Via Livenza
A due passi da via Po, si trova questo ipogeo romano del IV secolo d.c. La parte visitabile è costituita da una grossa e profonda vasca con attorno degli affreschi e una parte di mosaico veramente belli.Dubbi sull'utilizzo del sito. Forse un qualche culto misterico, forse cristiano, ma nessuna certezza.La parte visitabile è una piccola porzione di una struttura che ricorda una basilica romana, ormai scomparsa sotto le fondamenta dei palazzi costruiti attorno.L'ipogeo non è sempre aperto al pubblico. Occorre sentire preventivamente il comune di Roma.
Marco Salvalaggio
30.10.2023
Ipogeo di Via Livenza
L'ipogeo è stato trovato durante i lavori di scavo per la costruzione di un palazzo nel 1923. In questa zona è noto che sorgeva il sepolcreto Salario tra il I secolo a.C. e il II d.C., fuori le mura della città e lungo una via consolare come d'uso per i Romani. Le testimonianze del sepolcreto sono ormai pochissime a causa dei lavori che Roma subì dopo essere diventata la capitale del Regno d'Italia nel 1871; lavori che operarono, qui e in altri luoghi, una distruzione quasi completa dei resti antichi e, quel che è peggio, con poca o nulla documentazione archeologica.Comunque l'ipogeo non è una tomba e anzi sicuramente è stato costruito dopo l'abbandono del sepolcreto, avvenuto si pensa intorno al II-III secolo d.C.; l'ipotesi fatta anche sulla base delle tecniche costruttive è che sia della seconda metà del IV secolo.L'ambiente era sotterraneo già alla sua epoca, come testimoniano i gradini che ancora oggi si devono scendere per accedere ai locali visitabili; o sarebbe meglio dire il locale, perché in effetti si può vedere solamente la parete del lato corto di quella che doveva essere una enorme sala rettangolare absidata.L'ambiente si trova nove metri sotto il piano stradale attuale e sette sotto quello dell'epoca romana ed è costituito da una parete affrescata sotto la quale è una piccola vasca rettangolare profonda un paio di metri. Questa è provvista di alcuni scalini che però difficilmente erano usati per entrare ed uscire vista la loro scomoda posizione e l'altezza irregolare. Sono evidenti sia la conduttura d'ingresso dell'acqua, posta nella parte superiore della vasca, sia quella di uscita che si presenta come una specie di saracinesca.La cosa che più confonde gli studiosi è l'interpretazione degli affreschi e dei mosaici ancora visibili intorno alla vasca. Gli affreschi sono sul lato frontale per chi guarda sopra al condotto di ingresso dell'acqua. Si tratta di due figure femminili ai lati di una nicchia decorata con motivi geometrici sovrastata da una scena che comprende una fontana con degli uccelli. Le due figure femminili sono state associate a Diana e a una ninfa, quindi classiche rappresentazioni pagane. Il mosaico che in origine era molto grande ma di cui resta un piccolo frammento, a sinistra sopra la vasca, mostra invece quella che è stata interpretata come una scena dalla Bibbia con Mosè che fa zampillare l'acqua dalla roccia o con un analogo episodio che riguarda san Pietro.Questa commistione di pagano e cristiano ha dato origine alle più varie ipotesi, da quella di luogo usato per riti magici a quella di un ritrovo di un culto sincretico. Forse più probabile è la tesi che colloca qui un punto di ristoro con una fonte dalla quale attingere acqua.Il sito è visitabile solo partecipando alle visite organizzate dalla soprintendenza o da associazioni culturali. Purtroppo lo spazio è molto angusto e non può contenere più di una decina di persone al massimo per volta.
Paola S.
28.10.2023
Ipogeo di Via Livenza
Affascinante struttura a cui si accede scendendo diversi scalini. Si può ammirare una vasca molto profonda ed i resti di un mosaico. Il fatto che non si abbia certezza di quale fosse la sua vera funzione, rende il luogo ancora più affascinante e permette di fantasticare su come poteva essere effettivamente utilizzato. L'atmosfera è davvero particolare. Un tesoro inaspettato nascosto tra i palazzi.
ArcheoGuide visite culturali
28.10.2023
Ipogeo di Via Livenza
L’ipogeo, venuto alla luce nel 1923, è all’interno di una zona ad uso funerario sulla via Salaria, ma questa singolare struttura sotterranea, di notevoli dimensioni e in parte distrutta, doveva avere un altro,imprecisato, scopo.Attualmente se ne conserva solo una porzione: si tratta di un ambiente caratterizzato dalla presenza di una profonda vasca rettangolare, fornita di un sistema di adduzione e deduzione delle acque, inquadrata da un arco centrale.L’aula conserva frammenti di un mosaico e affreschi con soggetti mitologici, testimonianza di un momento storico in cui i culti pagani coesistono con il cristianesimo.Un viaggio all’indietro nel tempo, a 8 metri sotto i palazzi di uno dei quartieri borghesi nati a Roma fra la fine dell’8OO e i primi anni del ‘900
vincenzo marsella
29.08.2023
Ipogeo di Via Livenza
Si tratta di un edificio dalla pianta allungata, simile a quella di un circo (21x7 metri), orientato sull'asse nord-sud, con vari ambienti laterali. Venne scoperto durante la costruzione del quartiere moderno ed oggi gli edifici soprastanti ne hanno tagliato via gran parte, anche se è ancora possibile interpretare il monumento dalle strutture superstiti.Vi si accede tramite una scala che conserva ancora numerosi gradini antichi originari. La parete settentrionale, è forata da tre archi adiacenti.Sotto l'arco centrale, si trova un vascone rettangolare (2,90 x 1,70, profondo 2,50 metri), separato dal resto dell'aula da una transenna, di ricostruzione recente. Esso era alimentato da un tubo sul muro settentrionale che riempiva la vasca solo fino a metà, mentre per entrarvi dentro si dovevano scendere tre scalini. Lo scarico dell'acqua avveniva tramite il fognolo visibile sopra il primo gradino e tramite un'apertura a saracinesca sulla parete occidentale.Il sottarco e la parete di fondo avevano pitture nello zoccolo inferiore e mosaici nella parte superiore. Dei mosaici si conserva solo un frammento che suggerisce una fascia multicolore che borda una scena dove compaiono due figure, una delle quali è inginocchiata davanti a una fonte, mentre l'altra è in piedi: forse si tratta di san Pietro che fa scaturire l'acqua da una roccia per battezzare un centurione convertito. Ai lati di questa nicchia si trovano le decorazioni più importanti. Nella decorazione dell'edificio coesistono quindi soggetti cristiani e pagani e si è pensato che potesse essere adibito a battistero o tempio di qualche culto misterico, o forse anche un ninfeo legato allo sfruttamento della polla d'acqua sotterranea.
Marco Rutigliano
22.08.2023
Ipogeo di Via Livenza
Altra chicca nei sotterranei di Roma. Scoperto nel 1923 durante gli scavi per la costruzione di due palazzi, è in piccolissima parte conservato in tutto il suo splendore. Era articolato in tre archi di cui se ne conservano solo due. Al centro vediamo una ricca decorazione ad affreschi e mosaici delimitato da transenne marmoree ed un profonda vasca rettangolare munita di un sistema di adduzione e deduzione delle acque.È stato datato nella seconda metà del IV secolo d.C. Scendendo 9 metri sotto il livello stradale calpestando sia gradini moderni che Romani si ammira in tutto il suo splendore. Visita effettuata con Roma Sparita
Roberto Cecchini
18.08.2023
Ipogeo di Via Livenza
La storia la trovate scopiazzata in ogni dove. Vi racconto l'esperienza. Un anonimo viale di un garage a venti metri da via Po, una porticina di fianco, una ripida e buia scaletta e vi ritroverete in un unico ambiente unico. No, non è un errore....unico perché si tratta di un solo vano ma di una bellezza rara. Alcuni reperti appesi al muro anticipano lo splendore di quella nicchia decorata con splendidi affreschi ancora nitidi, preceduti da quel che resta di una parete a mosaico di una vivacità che mette quasi soggezione. Ma vedete quasi tutto a distanza, separati da una balaustra in plexiglass che riproduce gli stessi decori dei reperti appesi. Non si ha certezza di cosa fosse questo ambiente ma il risultato è eccezionale. Peccato sia aperto molto raramente e su prenotazione. Guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto.
Pino Virone
08.08.2023
Ipogeo di Via Livenza
Semplicemente fantastico. Ogni parola è superflua. Uno dei luoghi sotterranei di Roma da non perdere!!!
Daniela Gabarrini
04.08.2023
Ipogeo di Via Livenza
Ciò che resta di un edificio del IV secolo d.C.. Sotto palazzi degli anni '20 del secolo scorso, un piccolo prezioso lacerto che ci trasmette dall'antichità splendide decorazioni, colori vividi, spunti di riflessione e interpretazione.Vale davvero la pena di trovare il modo di visitare questo nascosto monumento...

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Via Livenza, 4, 00198 Roma RM
Ipogeo di Via Livenza