Pontificio Santuario Maria SS. 'ad Rupes'

Santuario praticamente scavato nella roccia, situato nel paesino di Castel Sant'Elia in provincia di Viterbo!oltre ad essere un posto sacro e religioso è anche ricco di storia ed arte!un posto antico dove all'interno di varie stanza di esposizione sono presenti anche oggetti appartenuti ai tempi,e racconti dell'epoca!è raggiungibile in due modi,uno il più semplice direttamente dalla via principale dove è situato anche l'alloggio del santuario stesso,basta scendere una lunga scala in legno e ci si trova direttamente davanti alla chiesa, mentre l'altro è quello di passare davanti ad una basilica appartenente al VIII secolo,tuttora visitabile e ad impatto visivo,alla sua sinistra c'è un sentiero,basta percorrerlo fino alla fine per ritrovarsi al santuario!unica pecca riguarda la basilica,che purtroppo c'è sempre chi ne deve trarre profitto in italia,dalla nostra stessa storia , perché per visitarla bisogna pagare un biglietto!per il resto è un luogo che vale la pena vedere anche per il panorama che si vede dalle parti più alte,un luogo dove si può passare del tempo libero sempre se piace il genere!

È un santuario veramente bello da ammirare dove si accede attraverso una scalinata che va verso il basso e facendo dei bei percorsi all'aperto in mezzo a tante piante ben curate e le statue dei santi in vari punti da vedere. Poi lungo il sentiero all'aperto si arriva dentro la chiesa spettacolare.In poche parole tutto ciò è affascinante e spettacolare perciò consiglio a chiunque di vedere questa unica spettacolarità che abbia mai visto!

Luogo inaspettato, scoperto per caso. Ampio e tanto verde attorno

In questo posto immerso nella natura, la Madonna dona ,a chiunque la va a trovare, una pace immensa e la grazia di pregare. Consiglio di andare almeno una volta in questo santuario.

Il primo culto collocato qui risale al 520, quando alcuni monaci eremiti si insediano nelle cavità presenti nelle pareti tufacee. In una grotta, luogo di preghiera, viene venerato un affresco che rappresenta la Madonna con il bambino. Il Santuario viene abbandonato nel 1258, per cinque secoli. In questo periodo il culto religioso rimane vivo tra gli abitanti. Con l’arrivo del francescano Andrea Rodio, nel 1777, inizia un nuovo periodo di pellegrinaggi. Costui, per facilitare la discesa dei pellegrini, scava per 14 anni una scalinata all’interno della rupe. I 144 scalini permettono di scendere direttamente alla Grotta della Madonna. Nella Grotta è conservata la tela della Madonna con il bambino. Crediamo che la tela sia stata posta in sostituzione del precedente affresco, cancellato dal tempo. La tela rappresenta una particolarità dell’iconografia cattolica. Infatti appartiene alle rare opere che rappresentano la madre adorante verso il figlio, che dorme sulle sue gambe.

Un Santuario bellissimo dove fede, pace e preghiera sono al centro di tutto.È stata un'esperienza indimenticabile!

Location incantevole per passare una giornata immersi nella pace e la spiritualità. Il santuario è facilmente accessibile al pubblico e si è in gruppi numerosi si può prenotare e lasciare un'offerta significativa.

Un bel santuario collocato in uno scenario naturale davvero affascinante come la campagna della Tuscia viterbese. Facile da raggiungere. Diversi i luoghi all'interno da visitare e un po impegnativo raggiungerli tutti se si ha qualche difficoltà a camminare e a fare scale. Comunque luogo di raccoglimento.

Luogo di silenzio e di preghiera che merita una visita, se si è in zona. Si percepisce il grande lavoro per la realizzazione della struttura e per la sua conservazione.

Posto bellissimo altamente spirituale...il Santuario immerso nel verde della Valle suppentonia, da visitare