Umi _ Cucina Giapponese

Il locale è veramente carino, particolare e inaspettato dall' esterno, ma appena si entra si rimane stupiti dall'ambiente.Si respira un' atmosfera tranquilla e molto rilassata, il personale è estremamente cortese e preparato.Crudi di qualità altissima, penso sia uno dei migliori sashimi che ho mangiato e ho assaggiato il cosiddetto Ramen"

Umi è un luogo dove poter fare un'esperienza in pieno stile giapponese. Siamo decisamente ben lontani dalle rivisitazioni tipicamente occidentali e ben più vicini al concept nipponico per ciò che concerne la sapienza e la cura di ogni singolo piatto. La cucina, infatti, è pulita, essenziale, ma estremamente golosa, corposa e saporita. Se a tutto ciò aggiungiamo la cordialità, l'estrema competenza dello staff e l'atmosfera rilassante del locale, direi che 5 stelle sono d'obbligo!

Abbiamo prenotato per il nostro anniversario e purtroppo veniamo a sapere per caso tramite i social che quel giorno è chiuso. Sarebbe stato cortese essere informati anche direttamente vista la prenotazione.

Ottimo ristorante Giapponese senza compromessi fusion, pesce freschissimo cucinato a regola D'arte, prezzo commisurato alla qualità. Esperienza culinaria più che positiva

Eravamo in 5 e abbiamo preso solo tre antipasti, dei polpi molto sapidi, e una zuppa classica giapponese buonissima ciascuno.La stella mancante è a causa dei prezzi elevatissimi. Ottima e fornitissima carta dei vini, ma il più economico era a 26 euro la bottiglia da 75 cl.

Fantastica esperienza, sensoriale e gastronomica. Lasciatevi guidare, resterete piacevolmente meravigliati. Stare al banco e chiacchierare con lo chef che sta preparando il sushi, delle preparazioni e dei piatti.

Ho girato molti ristoranti giapponesi, un po’ in tutta Italia, dall’AllYouCanEat di paese al ristorante premiato da Gambero Rosso. Devo essere onesto: Umi non né l’uno, né l’altro. Solo perché non è un ristorante, ma un’esperienza. Dall’ingresso tipico degli izakaya, alla possibilità di degustare di fronte al sushi chef, passando per la cura della location e delle divise impeccabili e dettagliate (color denim, un tocco furbo di estrosità). Eravamo in coppia e abbiamo scelto la degustazione con abbinamento di calici, seduti al banco. Lo staff di sala - preparato a rispondere ad ogni domanda - ci ha coccolato con una chiacchiera e un sorriso, che non fanno mai male. Il viaggio sensoriale inizia con antipasti abbinati ai vini scelti da Fiorenzo, che con grande passione e (permettetemi) umiltà si è confrontato spesso per sapere le nostre sensazioni ed emozioni con gli accostamenti tra i vini e le pietanze. Cosa non da poco. Due antipasti, un polpo (stre-pi-to-so), orata, sushi e dolce. Quattro calici, con una ribolla gialla slovena leggermente macerata davvero sublime, saké e uno yuzu fine pasto. Anche il confronto sulle pietanze e i consigli su come “gestire” alcune portate hanno contribuito a rendere unica la cena. Così come la sala dalle luci soffuse e dalle pareti rosso scuro. A voler trovare il classico pelo nell’uovo, avrei preferito prima l’orata e poi il polpo: anche se il fondo di quest’ultimo era più delicato, il gusto complessivo del piatto era un gradino superiore al suo successore (de gustibus). Il pezzo forte: sushi tradizionale. Itadakimasu, signori. Dimenticate il formaggio spalmabile con le fragole, dimenticate i roll con avocado e gamberetti, dimenticate i fritti con il burro d’arachidi. Qui parliamo di Sushi, con la S maiuscola. La materia prima ittica è fuori discussione: un burro dolce ricco di sapore e tradizione. Mentre la consistenza del riso è quasi magica: ogni chicco è ben saldo fino a quando non si scioglie dolcemente al contatto col palato. Lo zenzero fresco che pulisce a dovere la bocca prima di assaggiare un nuovo boccone. E piccolo plus, il wasabi. L’ho divorato anche assoluto. A mani basse, il miglior Sushi mai mangiato (e, ripeto, ne ho mangiati…). Regalatevi un’esperienza. Regalatevi Umi. E non ringraziarmi.

Incuriosito scelgo Umi con la speranza di trovare l'autentica cucina giapponese, cosa rara nel panorama fusion che personalmente detesto. Il cameriere ha raccomandato l' omakase al prezzo di 80 euro bevande escluse. Le aspettative erano alte ma sono state purtroppo disattese. Cibo e qualità mediocre.Piatti semplici, a volte quasi banali. Presentazione quasi assente. Il sashimi e il sushi non li commento. Lascio a voi il giudizio dalle foto. Forse siamo capitati lì nel giorno sbagliato ma di sicuro non ci tornerei.

Il servizio era ottimo, il cibo per il mio palato non era eccezionale, il conto lasciamo perdere, bisogna vendersi un rene.