Stagno di Percedol/Kal pri Prčjem dolu

Un luogo dall’aria misteriosa con un silenzio quasi inquietante. In primavera, però, la luce penetra tra gli alberi illuminando lo stagno e le sue ninfee, creando un incredibile gioco di luci e ombre. Con un po’ di fortuna si possono vedere delle salamandre o tartarughe curiose!

Posto bellissimo, ho trovato delle iscrizioni che sto tentando di decifrare incise nella roccia in fronte al lago e nascoste ai più... Spero di farcela

La più grande zona umida del Carso triestino, zona protetta

Uno dei più grandi e belli stagni del Carso. A due passi dalla strada principale. Immersi nella natura. Risalendo la conca dall'altra parte, se si viene dal parcheggio sulla strada, è possibile proseguire la passeggiata su un bellissimo makadam che porta fino a Trebiciano.

Un'oasi di tranquillità lontana dallo stress cittadino

È una tipica dolina carsica che merita assolutamente di essere visitata. Nel suo laghetto si possono trovare anfibi come le rane e i tritoni. In gennaio- febbraio la dolina è piena di bucaneve

Non c'ero ma stato.. Merita farci un giretto... Beccata anche una tartaruga su un tronco galleggiante....

Ho trovato abbastanza acqua nello stagno,peccato per le lattine e le carte disseminate nel bosco circostante.Consiglio quando si fanno escursioni di portarsi un sacchetto e magari aiutare la natura raccogliendo i rifiuti

Dall'abitato di Opicina seguendo la SP 9 che conduce a Monrupino, si incontra sulla destra la conca di Percedol, una dolina carsica lunga 400 metri e larga 270 metri circa.Lo stagno, amato in passato anche come pista di pattinaggio invernale, ha una profondità di 3 metri e un'ampiezza massima di 38 metri. La sua formazione è probabilmente dovuta alla presenza di un letto impermeabile formato da flysch e da accumulo di terra rossa compattata.La conca di Percedol per il suo clima fresco risulta meta ideale per escursioni nel periodo estivo.Dal 1984 l’area è soggetta a tutela ambientale per le numerose rarità faunistiche rappresentate soprattutto da anfibi e libellule. Per gli amanti della natura è l'ideale per osservare e fotografare questi meravigliosi esseri viventi.

Il paesaggio carsico è ricco di doline, ma questa è davvero rilevante in quanto a dimensione e profondità. Sul fondo della depressione si trova un piccolo laghetto, contornato da diverse specie di alberi, tra i quali spiccano senz'altro i monumentali e splendidi cerri (Quercus cerris); in questo habitat, grazie anche all'inversione termica che ne influenza il microclima, può capitare di rinvenire carpofori simbionti appartenenti al genere Boletus, ma non solo. Una tabella divulgativa esplica le principali specie animali che popolano quest'area protetta, l'accesso alla quale non è problematico, specie dalla vicina strada. Una meraviglia, anche per portarci i bambini.