Castel Passerino

Un bel sentiero nel bosco che parte dalla fontana del Bongi. Il sentiero viene tenuto pulito, anche perché è molto usato per le Mountain bike. Il bosco è rigoglioso e folto, percorribile anche in periodi caldi. Il rudere del passerino è interessante, si ha una vista nel Pisano molto bello.

Una bella zona collinare e boscosa nelle vicinanze di Lucca con una rete di sentieri ben segnalati (cfr. anche mia pagina su Wikiloc.com). Sopra il paese di Ripafratta ci sono i resti di torri di avvistamento medioevali meritevoli di essere visti. In particolare però i ruderi di Castel Passerino presentano a mio giudizio uno scarso interesse, non riconoscendo in essi alcuna struttura che faccia pensare ad un castello o a quello che poteva essere. Interessante forse solo la storia del posto (cfr. Wikipedia)

Camminata piacevole e molto facile nel verde.

Sentiero sul Monte Ciapino molto carino. Termina in località Meati (LU)

Facendo trekking verso il Monte Romagna, dopo un pò di strada in salita incontriamo le suggestive rovine di Castel Passerino, avvolte da una lussureggiante vegetazione. Roccaforte costruita con lo scopo di proteggere Lucca dalle scorciatoie esistenti all'epoca medievale per raggirare altri castelli in zona. Si notano ancora molto bene una torre circolare piena che deve essere finita in quel punto perchè scalzata e fatta rotolare giù dalla collinetta dove era stata costruita. Si nota ulteriormente i resti di una torre quadrata e molto del perimetro delle mura. Merita veramente una visita. C'è da dire che proprio sulla sommità della collinetta purtroppo sono stati costruiti alcuni palchi dei cacciatori che non fanno bella figura in un luogo storico come quello.

castelpasserino uno dei trail più belli della zona per fare enduro !!

Bel posto per passeggiate a piedi e giri in Mountain bike

Single track molto bello e frequentato da tantissimi MTBiker.

Del castello rimangono pochissimi ruderi, nascosti dalla boscaglia. il castello fu interamente ricostruito dal Comune di Lucca nel corso del Trecentio secolo e poi definitivamente smantellato alla fine del secolo. L’abitato e la chiesa, dedicata a San Bartolomeo, sopravvissero per un po’ di tempo ma nel corso del XV secolo anche il borgo fu definitivamente abbandonato. Del complesso sopravvivono scarsissimi resti della cinta muraria, un moncone di una bizzarra torre piena, abbattuta e fatta rotolare giù dal colle su cui sorgeva la fortificazione, i resti della cisterna, appoggiata al muro della rocca e crollata, altri resti non identificabili e soprattutto una bellissima torre, sul lato occidentale del colle, ancora in piedi fino al secondo piano, con bellissime feritoie. Nessun resto visibile del borgo né della chiesa, per i quali esiste solo una vaga ipotesi di identificazione topografica. Dell’intero complesso rimangono alcune illustrazioni antiche, conservate a corredo delle Croniche di Giovanni Sercambi. Il luogo è raggiungibile con un sentiero che si dirama dalla Polla del Bongi verso il Monte Penna.

Immerso nel verde molto suggestivo.