IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti

Sempre valida la scelta dei programmi pomeridiano e serale. Spesso interpreti di altissimo livello.Location non adeguata ma condizionata dalla gestione Universitaria .

bellissima aula magna per il concerto

Il bellissimo grande Auditorium della Sapienza, dove ascoltare concerti che scaldano il cuore e ti riconciliato con la vita.

Sala grande e meravigliosa con il murales di Sironi restaurato e protagonista del palco.Ottima acustica

Ho la fortuna di poter frequentare più di una delle maggiori stagioni concertistiche italiane e ritengo che la IUC sia di una completezza e di un livello qualitativo di livello elevatissimo (per non dire della bellezza, dell’ acustica della sala e del pubblico) che ha sempre meritato il viaggio di alcune ore. Nello specifico, Schubert/qt. Cremona è stata una esperienza culturalmente ed esteticamente memorabile.Grazie

Concerto indimenticabile con i coniugi Koopman. Bellissima stagione da camera.

Concerti di altissimo profilo in acustica perfetta in ogni angolo della sala

Da tempo immemorabile rinnovo l'abbonamento annuale ai due cicli di concerti della IUC e non ho mai avuto motivi di delusione.È una istituzione prestigiosa che ha lanciato molti giovani musicisti che hanno poi raggiunto la fama.È anche una tra le più meritevoli istituzioni che curano la diffusione della conoscenza della musica classica (e non solo ) anche adottando una politica dei prezzi che non credo abbia confronti.Lunga vita alla IUC nata contemporaneamente alla liberazione dell' Italia dalla dittatura fascista.

Luogo magico dove ho assistito al recital del grande soprano francese Natalie Dessay. Che serata!

Istituzione musicale benemerita e prestigiosa, la cui sede, per i concerti, è all'interno della Sapienza, nell'aula magna del rettorato, che ben si presta all'occasione per le sonorità cameristiche. Meraviglioso il recital tenuto dal pianista argentino Nelson Goerner, debuttante a Roma.Pianista con fisico minuto, ma con mani possenti, che aggrediscono i tasti bianchi e neri dello strumento, con forza e potenza che rasentano il divino.Le stesse mani si destreggiano con sapiente ed audace delicatezza nei momenti musicali sereni che non mancano mai nella musica colta.Il triplo bis con il notturno di Chopin e la trascrizione per piano del sul bel Danubio blu di Johannes Strauss e di un altro celeberrimo brano musicale ha chiuso in bellezza il pomeriggio.