Terme Romane di Diana.

Peccato siano poco valorizzate

Un peccato che il mosaico non sia protetto da un vetro. Il comune dovrebbe attivarsi per proteggere un simile gioiellino e non dovrebbe permettere che venga usato come posacenere. Ulteriori dubbi rimangono sugli interventi di riparazione eseguiti.

Uno scavo in mezzo alla via ...

Si tratta di vere e proprie terme urbane costruite tra il Dianae fons e il fiume Ippari. Furono studiate per la prima volta nel 1935 dagli archeologi Biagio Pace ed E. Erias e portate alla luce nel 1989. Alimentate un tempo dalla fonte Diana, hanno origine in epoca romana (sec II-III d.C.) e furono utilizzate fino al periodo bizantino. Le tre campagne di scavi hanno messo il luce il tepidarium, un grande ninfeo poligonale, un alveus, il calidarium.È stato inoltre rinvenuto un raffinato pavimento a mosaico costituito da tessere di bianco calcare compatto e tessere nere di basalto raffigurante Nettuno, attorniato da due gruppi di Nereidi cavalcanti dei tritoni.

Storico

Posto stupendo

Grande storia poco valorizzata

Alimentate un tempo dalla fonte Diana, hanno origine in epoca romana (sec II-III d.C.) e furono utilizzate fino al periodo bizantino.

È un bellissimo posto Peccato che non è curato bene spero che sia verrà pulito bene

senza dubbio da valorizzare ancora di più .sono comunque molto interessanti.ingresso gratuito