Cava dell'Oro di Polino
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- Ingresso accessibile in sedia a rotelle
Recensioni consigliate
Lorenzo Venanzi
10.10.2023
Cava dell'Oro di Polino
Storia bella e interessante, luogo bello per la natura
Sergio Cherubini
09.10.2023
Cava dell'Oro di Polino
Il sito della Cava dell’Oro di Polino ha una particolare natura geologica, caratterizzato per la presenza di minerali e rocce vulcaniche che emergono all’interno delle rocce sedimentarie. L’affioramento è costituito da due strutture vulcaniche che distano poche decine di metri l’una dall’altra. La più grande ha un diametro di circa 40 metri e costituisce la parte apicale di un profondo condotto vulcanico, quasi circolare, con pareti verticali che raggiungono km di profondità, detti “diatremi”. Il materiale eruttato in superficie, magna e rocce frammentate e polverizzate, ricadendo riempiono il condotto e formano intorno uno spesso strato di brecce e depositi tufacei. Le rocce vulcaniche della Cava dell’Oro di Polino sono molto rare ed in particolare vi si trova la “carbonatite di Polino” che risale a circa 250.000 anni.Nella Cava dell’Oro di Polino nel settecento si estraeva ferro, argento e, secondo la tradizione popolare, anche oro: metalli con cui la zecca locale coniò i primi scudi di Papa Clemente XIII (1758-1769). L’apertura del sito estrattivo (1760 circa) fu dovuta alla politica dello Stato Pontificio ed è ricordata da una medaglia commemorativa in bronzo. Il ferro estratto dalla ferriera era di ottima qualità in quanto malleabile. La vena di affioramento di Polino aveva ottima caratteristiche oltre a trovarsi in superficie, quindi comoda per le operazioni d’estrazione. Tuttavia la miniera restò aperta solo per pochi anni, probabilmente a causa delle difficoltà di trasporto dei materiali e per l’assenza di vie di comunicazione.Sito molto interessante, facilmente raggiungibile tramite breve sentiero in discesa e ben segnalato, che inizia lungo la strada da Polino porta al Salto del Cieco ed a Leonessa.