Torre Littoria

L'edificio più sottovalutato di Torino.I contrasti nella storia dell'architettura sono sempre esistiti.Basta vedere lo stesso Castello, una sintesi di due stili.In questa Piazza c'è tutta la storia di Torino con tutte le sue epoche e stili, compresa la Torre Littoria.Edificio neorealista molto elegante.

Per molti torinesi questo grattacielo è “il dito nell’occhio”. Costruzione anni ‘30 in puro stile razionalista, quindi di epoca fascista, effettivamente non s’intona al meglio con il resto di piazza Castello. La tonalità rossa prevalente non aiuta affatto. Ma con il passare degli anni sembra invecchiare via via sempre meglio, e se consideriamo quanti altri siano i grattacieli nel centro di Torino, in particolar modo quello su via Micca, questa costruzione al cospetto di certi obbrobri è un capolavoro. Ma puntualmente finisce per divenire oggetto di critiche per il retaggio storico che si porta appresso più che per un contrasto di stili architettonici. Per qualcheduno sarà pur un dito nell’occhio, ed effettivamente io, avessi avuto la facoltà di disporre del progetto non l’avrei posizionato proprio in piazza Castello. Oramai ci si è fatti talmente tanto l’occhio da non badarci più minimamente, e con il passare degli anni ciò che un tempo appariva di aspetto brutale finisce per ingentilirsi: guardino piazza Duomo di Milano, la più simile a piazza Castello, e si accorgano di un altro paio di costruzioni di quel periodo, ma nessuno ne parla. Perché? Forse perché Milano con i suoi abitanti ha da sempre, con prepotenza, accolto la novità ben più di quanto non facessero i torinesi. Con questo mi esimo dal riabilitarli, anzi: visto il mio smisurato amore per l’architettura non biasimo il disappunto della maggioranza nei confronti del “dito” e do un punto in più a Torino per la conservazione del patrimonio storico del centro rispetto ai meneghini.Però non tollero chiunque taccia, mostrando indifferenza e indulgenza, sulle pessime condizioni di alcune parti del centro di Torino, attorno alla vicina Porta Palazzo, in cui sono ormai legittimati spaccio e delinquenza - con il beneplacito dell’autorità impotente, che piuttosto rema contro il progresso infrastrutturale - ma criticando ad oltranza le tracce residue di architettura razionalista urlando con tutte le loro forze bella ciao; il dito che con livorosa ferocia puntano è bene se lo ficchino nel proprio di occhio. O in un altro posto più comodo e sovente fonte di piacere per molti radical chic.

La Torre Littoria si trova al centro di Torino ed è a parer mio bruttissima. Costruita tra il 1933 ed il 1934 durante la dittatura fascista. Crea un contrasto visivo immediato questa Torre che è priva di amore, mi trasmette freddezza e tristezza e dal lato opposto della piazza la bellezza delll'architettura barocca. Chiamata anche il dito del Duce"

La Torre Littoria, o Grattacielo Reale Mutua, è il primo e più alto edificio residenziale della città di Torino, nonché uno dei più noti edifici razionalisti d'Italia.La struttura rappresenta, per l'epoca in cui fu costruita, un concentrato di innovazione tecnologica e avanguardia per il largo uso di materiali innovativi come vetrocemento, clinker e linoleum ed è anche il primo edificio italiano ad essere stato realizzato con struttura portante metallica elettrosaldata, tipica dei grattacieli.Molti concordano nel dire che l'edificio, pur essendo uno dei maggiori esempi di Razionalismo italiano, sia distonico con il disegno regolare ed elegante della suddetta piazza, che costituisce una splendida testimonianza di architettura barocca. Per questa ragione i torinesi hanno attribuito all'edificio diversi soprannomi goliardici, tra cui «il dito del Duce», «pugno nell'occhio», «il telefonino» o anche «la torre arrogante».L'edificio è tuttavia ambìta sede di uffici, studi professionali, esclusivi appartamenti privati e residenza di noti personaggi torinesi.

Torre di epoca fascita, con le consuete connotazioni razionaliste degli edifici pubblici dell'epoca. Che dire, in se non sarebbe tanto male, ma il contesto in cui insiste non è adatto, o meglio, essa stessa non si adatta a quello che le sta intorno, piazza con edifici barocchi completamente diversi.

La Torre Littoria, o Grattacielo Reale Mutua, è il primo e più alto edificio residenziale della città di Torino, nonché uno dei più noti edifici razionalisti d'Italia.È situata nel centro della città, in via Giovanni Battista Viotti, a pochi passi da piazza Castello.L'ubicazione iniziale dell'edificio doveva essere in piazza XVIII Dicembre[2] dove sorse, negli anni sessanta, il grattacielo della sede Rai. Tuttavia, la scelta definitiva cadde sull'attuale ubicazione, scelta probabilmente motivata dal contestuale cantiere della nascente via Roma ma forse anche dal malcelato desiderio di contrapporsi simbolicamente al potere monarchico, storicamente rappresentato dai barocchi edifici sabaudi presenti nell'adiacente piazza Castello. L'edificio, infatti, fu realizzato con l'intento di ospitare, tra i tanti uffici, anche la sede nazionale del PNF; in realtà non lo fu mai e la sede nazionale del partito si stabilì prima a Milano e poi a Roma e quindi divenne interamente proprietà della Reale Mutua Assicurazioni, società che già finanziò la quasi totalità dei costi e che è ancora l'attuale proprietaria dell'intero immobile, come testimonia la grande insegna della compagnia assicurativa ancora presente sulla sommità.

Un edificio che si fa notare ma che ormai si fonde nel contesto della città attuale.Gli anni l'hanno migliorata, impreziosita, la bandiera italiana che svetta alta sulla città è un motivo d'orgoglio, le luci blu che la avvolgono di sera, questo suo stile austero ma dai colori caldi. Odi et amo"

La Torre Littoria, o Grattacielo Reale Mutua, è il primo e più alto edificio residenziale della città di Torino, nonché uno dei più noti edifici razionalisti d'Italia.[1]È situata nel centro della città, in via Giovanni Battista Viotti, a pochi passi da piazza Castello.

La Torre Littoria e un edificio costruito durante il regime fascista negli anni 30. E stato per molti anni l'edificio più alto della città di Torino.

L'edificio è un chiaro esempio di architettura razionalista con evidenti richiami all'espressionismo tedesco. Esso sorge nell'isolato Sant'Emanuele, all'epoca fulcro dell'intervento di riassetto urbanistico del primo tratto di via Roma. Esso forma un contesto unitario con parte di un preesistente edificio di piazza Castello e il restante lotto in stile eclettico affacciato su via Roma, completato nel 1933.La struttura rappresenta, per l'epoca in cui fu costruita, un concentrato di innovazione tecnologica e avanguardia per il largo uso di materiali innovativi come vetrocemento, clinker e linoleum ed è anche il primo edificio italiano ad essere stato realizzato con struttura portante metallica elettrosaldata, tipica dei grattacieli.Molti concordano nel dire che l'edificio, pur essendo uno dei maggiori esempi di Razionalismo italiano, sia distonico con il disegno regolare ed elegante della suddetta piazza, che costituisce una splendida testimonianza di architettura barocca. Per questa ragione i torinesi hanno attribuito all'edificio diversi soprannomi goliardici, tra cui «il dito del Duce»,«pugno nell'occhio», «il telefonino» o anche «la torre arrogante».