Basilica di Santa Sabina all'Aventino Piazza Pietro D'Illiria, 1, 00153 Roma RM

Basilica di Santa Sabina all'Aventino





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Basilica di Santa Sabina all'Aventino Piazza Pietro D'Illiria, 1, 00153 Roma RM




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Piazza Pietro D'Illiria, 1, 00153 Roma RM

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Caratteristiche

  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle
  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle




Recensioni consigliate

carlo petroselli
26.10.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
La asilica di Santa Sabina all'Aventino è situata sul colle Aventino, venne Costruita nel V secolo sulla casa e tomba della matrona romana Sabina convertita al cristianesimo e martire .La Basilica è priva di  facciata essa si trova in un atrio dal quale si entra da un  portale con un piccolo portico con tre arcate, situato sul lato destro. L'interno rimaneggiato da Domenico Fontana nel 1587 e da Francesco Borromini nel 1643. La Basilica a tre navate,con triplice apertura di finestre nell'abside, è all'interno sostenuta da archi, rivestiti in marmi policromi con colonne corinzie il pavimento è coperto da numerose lastre tombali.All'interno del Chiostro l' albero di Arancio piantato nel 1220 da San Domenico portato dalla Spagna, visibile da una feritoia nella parete del Chiostro.A sinistra all'entrata della chiesa una pietra nera di forma rotonda poggiata su una colonna tortile a sinistra una pietra la Lapis Diaboli la pietra del diavolo" scagliata da Satana contro il San Domenico per distoglierlo dalla preghiera inginocchiato ma con scarso risultato."
Ivano Stipa
06.10.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
La Basilica di Santa Sabina all'Aventino, fu fondata nel 425 da Pietro, prete di Illiria.Nel X secolo la Basilica fu residenza di alcune nobili famiglie romane.È uno dei rari esempi di basilica cristiana del V secolo, entrando si rimane affascinati dalla solenne semplicità del luogo, la luce che illumina le tre navate conferisce alla basilica una grande spiritualità.
Christian Lungarini
28.09.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
Bellissima Basilica, luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato sul colle Aventino, nel territorio del Rione XII Ripa. Costruita nel V secolo sulla tomba di santa Sabina, oltre che una delle chiese paleocristiane meglio conservate in assoluto, sebbene pesantemente restaurata, è sede della curia generalizia dell'Ordine dei frati predicatori. È una delle basiliche minori di Roma e su di essa insiste l'omonimo titolo cardinalizio.
Il pigro turista
10.09.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
Fondata da Pietro d'Illiria nel 425 d.C., la Basilica di Santa Sabina all'Aventino è, a mio parere, una delle più belle e suggestive chiese di Roma. Senza una vera e propria facciata, Santa Sabina appare quasi disadorna ad un primo sguardo, ma l'impressione è dovuta solamente alla sua inaspettata ampiezza.Inutile dire che è una delle chiese più gettonate per i matrimoni.
Roberto Cecchini
04.09.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
Ma come ...chiesa chiusa per lavori...e poi dentro celebri i matrimoni. Non va bene per niente.... c'è un solo Dio e non è il vile denaro....iniziamo a penalizzare chi lascia i turisti a bocca asciutta. La chiesa è un luogo di culto prima che di visita, su questo non ci piove...ma se ci fossi andato per pregare sempre chiusa sarebbe stata....ma solo per noi non paganti. Aggiornamento di ottobre. Meno matrimoni e miracolo... lavori non più ostacolo. Si visita. E la visita richiede poco perché c'è poco da vedere....una basilica grandissima ma spoglia perché depredata in antichità. Tuttavia ci sono elementi di nota ma i migliori sono visitabili all'estremo, a partire dal portone e dagli affreschi medievali.
Maurizio Faraone
26.08.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
Una delle chiese paleocristiane meglio conservate in assoluto. Restaurata più volte nell’arco dei secoli, oggi è sede della curia generalizia dell’Ordine dei Frati Predicatori e ciò sin da quando fu affidata nel 1219 da Papa Onorio III al loro fondatore, Domenico di Guzmán.L’impianto interno della chiesa è a tre navate divise da dodici colonne doppie antiche, provenienti da un monumento tardo-imperiale, con grande abside semicircolare in corrispondenza della navata centrale. L'abside è coronata da un arco trionfale con immagini di apostoli: si tratta di ricostruzioni operate nel XX secolo ad opera di Eugenio Cisterna (1919-20), sulla base di una copia seicentesca che ritraeva alcune delle opere antiche della chiesa, prima che queste venissero “distrutte” nei successivi rifacimenti. L’abside stessa, un tempo decorata a mosaico, ospita oggi nel catino un affresco del 1569 di Taddeo Zuccari, raffigurante Gesù, gli Apostoli e i Santi sepolti nella Basilica: l’impostazione delle figure rappresentate nell’opera pittorica fa ritenere che l’artista abbia potuto confrontarsi, durante la realizzazione della sua opera, con l’opera musiva originale da lui sostituita ed oggi perduta.Le uniche due cappelle che si aprono sulle pareti delle due navate laterali sono ricco scrigno d’arte. Con riferimento all’abside,- a destra è la cappella di San Giacinto, costruita poco dopo il 1594, anno di canonizzazione del santo. La cappella è a pianta quadrata e presenta, nelle pareti e nella cupola, affreschi di Federico Zuccari, fratello minore di Taddeo, con scene della vita del santo. In particolare: alla parete sinistra la “ Vestizione del Santo”, su quella destra la “Canonizzazione del Santo” e sulla volta lo stupendo affresco “Trionfo della Madonna”: tutte opere realizzate dall’autore tra il 1599 ed 1600. Dello steso periodo, ma frutto del lavoro artistico di Lavinia Fontana, ritrattista manierista capace di distinguersi soprattutto per l'accuratezza dei particolari nei suoi dipinti, è la tela d'altare con la “Visione di San Giacinto” (1599);- a sinistra è la cappella di Santa Caterina da Siena, anch’essa a pianta quadrangolare con cupola progettata e decorata da Giovan Battista Contini nel 1671. Nell'emiciclo della cupola e negli sguanci sono presenti invece affreschi di Giovanni Odazzi (1673-1771), caposcuola della corrente del primo rococò romano. In particolare: sulla cupola, la “Madonna presenta santa Caterina da Siena a Gesù Cristo” (opera anche chiamata “Gloria di santa Caterina da Siena”), mentre nei pennacchi sono rappresentate scene della vita della Santa (la Santa riceve la comunione da Gesù, la Santa scambia il suo cuore con quello di Gesù Cristo, la Santa riceve le stimmate ed infine la Santa riceve la corone di spine). Il gruppo pittorico dell’Odazzi è stato realizzato tra il 1709 e il 1714. Sull’altare, “Madonna del Rosario con San Domenico di Guzman e Santa Caterina da Siena”, olio su tela Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato (1643).In fondo alla navata sinistra è visibile uno stupendo gruppo marmoreo, il “Monumento funebre del cardinale Ausias Despuig” (1483). Sulla tomba è posta un'iscrizione nella quale si legge in latino “UT MORIENS VIVERET / VIXIT UT MORITURUS”, cioè “Per vivere dopo la morte, visse come uno che stava per morire”.L’elenco, incompleto a dire il vero, non può non includere la “porta lignea”, opera risalente al V secolo, raro esempio di scultura paleocristiana in legno sopravvissuta nei secoli e rimasta in buone condizioni.Un tesoro di arte e di storia, insomma: ogni particolare, anche quello che può apparire insignificante agli occhi del visitatore, merita di essere attentamente osservato (soffitto, pavimenti, colonne, lapidi ed intarsi). Da includere in una visita di Roma.
Valentina Sabeni
24.08.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
Santa Sabina venne fondata nel 425 sul terreno Titulus Sabinae, probabilmente la casa della santa stessa.Deve averne viste tante da quella sua posizione elevata e in così tanti anni di età. Ha ospitato l’ordine dei Domenicani a partire dal Medioevo. Infatti, da un foro nel muro si può osservare l’arancio secolare piantato da San Domenico che aveva portato con sé dei semi dalla Spagna. Si narra sia il primo albero di arance in Italia. Durante il Medioevo si pensava potesse avere potere curativi e se ne mangiava anche la scorza.L’interno è diviso da meravigliose colonne scanalate con capitello corinzio, su di esse poggiano delle arcate decorate con marmi colorati.Sulla navata destra si può osservare ancora un’antica colonna. Inoltre, imperdibili sono gli affreschi e la decorazione della volta di una cappella di Federico Zuccari.Bellissima, da vedere.
Michele Soldovieri
03.08.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
La basilica, situata in posizione elevata sul monte Aventino, uno dei sette colli romani, è tra i più suggestivi edifici religiosi paleocristiani della città eterna.Fondata nell'anno 425 d.c. circa durante il pontificato di Papa Celestino I, fu restaurata nell'anno 824, poi nel 1238, di nuovo nel 1541 ed infine da Sisto V nel 1587 che chiamò l'architetto Domenico Fontana ad eseguire profondi restauri agli interni della basilica.Tra il 1914 e il 1919, fu chiamato Antonio Munoz ad eseguire il restauro ed il ripristino dell'originaria forma paleocristiana.Non si conoscono i motivi della dedica della chiesa a Santa Sabina ne' chi fosse Ella, se martire cristiana o matrona romana.Più realistico pensare che fosse una matrona romana successivamente beatificata.La cura della chiesa è affidata all'ordine religioso dei domenicani.Non ha facciata e l'ingresso è laterale.Vanta un portale d'ingresso ligneo di ineguagliabile splendore e bellezza risalente al V secolo d.c.In uno dei diciotto riquadri in cui è suddiviso la decorazione lignea del portale, il primo in alto a sinistra, appare, forse per la prima volta, il Cristo crocifisso.Di grande pregio è la decorazione della cappella di San Giacinto, eseguita da Taddeo Zuccari rappresentante il trionfo e la vestizione del Santo unitamente alla pala d'altare eseguita dalla pittrice Lavinia Fontana.Dello Zuccari stesso, è l'affresco dell'abside, raffigurante il Cristo e gli Apostoli.Maestria e finezza pittorica contraddistingue la pala d'altare della Cappella Elci o di Santa Caterina, raffigurante la Madonna tra San Domenico e Santa Caterina, eseguita dal Sassoferrato nel XVII secolo.Nella stessa cappella Elci, se si alza lo sguardo, si ha la possibilità di ammirare gli splendidi affreschi dell'Odazzi, dipinti sulla volta e sui pennacchi, rappresentanti rispettivamente il trionfo e gli episodi della vita di Santa Caterina.Di grande impatto visivo sono le lastre tombali, rispettivamente poste sul pavimento, al centro della navata principale, di Fra Munio di Zamora, realizzata nel XIII secolo, con la raffigurazione, decorata a mosaico, dell'intera persona del monaco e come base di un'altare marmoreo, sulla navata latetale destra, risalente al XV secolo, con rilievo dell'ecclesiastico Antonio Feracti.In prossimità della lastra tombale, si può osservare una minuscola colonna in granito incardinata nella parete, forse appartenente alla domus sulla quale è stata poi costruita Santa Sabina.Nel portico che precede l'ingresso laterale che immette nell'interno della basilica, su una parete in alto è affiorato un dipinto murale risalente al VII secolo d.c. raffigurante la Vergine Maria con bambino attorniata da Santi.
Margi70
31.07.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
Bellissima basilica in prossimità del famosissimo giardino degli Aranci, perfetta per celebrare matrimoni sia per la capienza che per rigorosa semplicità degli interni che ben si prestano ad essere arredati da composizioni floreali ed allestimenti per cerimonie religiose. Tempio sofisticato che svetta sul colle dell'Aventino.
Domenico DiCo
30.07.2023
Basilica di Santa Sabina all'Aventino
Questa basilica davvero particolare ma imponente svetta sul colle aventino antistante al bellissimo giardino degli aranci e alla particolare fontana del mascherone. La storia di questa basilica è molto bella, nel 1888 Papa Leone XIII affidó all'arcivescovo di Catania il compito di riaprire l'antico collegio di Sant'Anselmo che sarebbe poi diventato l'attuale basilica che vediamo. La sua costruzione fu affidata all'architetto Francesco Vespignani, essa fu terminata nel solo nel 1900, 12 anni dopo che il papa diede incarico di ridate lustro all'edificio. La chiesa è preceduta da un lungo viale alberato, vi si può accedere da un portale con due colonne bianche che sorreggono una struttura in mattoni, uguale alla struttura della basilica. Il lungo viale è seguito da un portico quadrangolare che precede l'ingresso vero e proprio delle basilica, al centro c'è una bellissimo prato curato benissimo con una statua in bronzo che sembra proteggere il passaggio. La chiesa internamente è divisa in 3 navate, una centrale e due piccole laterali composte da 10 colonne in granito che le dividono tra loro, accanto alla basilica si trova poi un imponente campanile anche lui in mattonatura decorato con una serie di d'archi che fungono da finestre, nella parte finale ci sono 5 archi, in basso 4 e la parte bassa invece sono 3, sono via via sempre più grandi scendendo, sulla cima ovviamente si trova una croce. La basilica in sé è tendente quasi totalmente al bianco, questo le dona una purezza incredibile che va a contrastare con la grande sfarzosità di altre chiese e basiliche magari piene di mosaici o affreschi, il tetto in legno è incredibile e maestoso, con le sue travi a vista e la sua perfetta geometria, ci sono poi una serie di finestre circolari che fanno si che entri la luce. La basilica esternamente è perfetta e mantenuta in modo maniacale, all'esterno si può anche trovare una specie di stele con iscrizioni, è possibile trovare anche due mosaici, uno all'ingresso della basilica e l'altro su di un lato posto molto in alto, quasi difficile da vedere.

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