Cappella Pazzi

Uscendo dalle navate di Santa Croce questa cappella risulta essere un po' spoglia ma storicamente si può comprenderne il motivo....

La cappella dei Pazzi si trova in uno dei portici della basilica di Santa Croce. È famosa per la sobrietà e per le sue forme armoniose ed eleganti. Bello sia l'interno sia l'esterno. Addirittura all'interno c'è la rappresentazione delle costellazioni sopra Firenze del 4 luglio 1442. Vale la pena visitare tutto il complesso di Santa Croce.

Mirabile esempio di architettura rinascimentale che godrà di grande successo. Lo stesso Michelangelo ne trarrà ispirazione per la sua opera in S. Lorenzo. Proporzioni perfette, escamotage delle paraste angolari, cupola ombrellata, scarsella. Brunelleschi propone un modulo che tiene presente il passato, ma fortemente proiettato al futuro.Da visitare!

Molto suggestiva, uno dei luoghi storici di Firenze che andrebbero visitati.

Esperienza sempre meravigliosa passeggiata nella storia e nell'arte.In questo momento nella cappella Pazzi c'è una dedica a Dante con un percorso multimediale tra immagini e suoni della Divina Commedia a dir poco emozionante grazie anche alle animazioni realizzate sulle incisioni di base.

Geniale Arnolfo di Cambio nella cappella de pazzi, disegna la cupola come se fosse l'interno di un riccio, un'echidna.

La cappella Pazzi, all'interno della struttura della Chiesa di Santa Croce, é sicuramente, a mio gusto, l'architettura più interessante dell'intero complesso. Progettata da Filippo Brunelleschi é un perfetto esempio di arte rinascimentale. Anche solo per ammirare questa cappella vale il prezzo del biglietto. Consigliata

La Cappella dei Pazzi è un capolavoro di Filippo Brunelleschi e di tutta l'architettura rinascimentale, mirabile esempio di armonia spaziale raggiunta in tutti i suoi elementi strutturali e decorativi. Il portichetto della facciata è da alcuni attribuito alla continuazione di Giuliano da Sangallo, ma altri invece lo fanno risalire ai disegni del maestro. Il fregio con medaglioni e teste di cherubini è di Desiderio da Settignano, mentre la volta a botte è decorata da tondi e rosoncini di Luca della Robbia, autore anche della lunetta sull'ingresso; le porte lignee sono stati intagliati da Giuliano da Maiano nel 1472. All'interno la decorazione plastica è strettamente subordinata all'architettura, coi dodici grandi medaglioni degli Apostoli, tra le migliori creazioni di Luca della Robbia, il fregio coi Cherubini e l'Agnello, e gli altri 4 tondi policromi con gli Evangelisti, attribuiti a Andrea della Robbia o al Brunelleschi stesso che ne avrebbe curato il disegno. La vetrata è stata realizzata su disegno di Alesso Baldovinetti.

Bellissimo. Nulla da dire. Biglietto un po' caro

si accede dalla Basilica di Santa Croce.Pur avendola vista spoglia, ha il suo fascino.