Bosco Sacro

Atmosfera rilassante, si riesce a cancellare il continuo rombo dei motori che, senza che nemmeno ci accorgiamo, ci accompagna sempre in città. Ogni tanto spunta qualcosa di misterioso (un ninfeo, una antica cisterna romana), che ci ricorda che anche qui è passata la Storia. Ovviamente non è certo la prima cosa da vedere a Roma, ma quando si ha voglia di staccare la spina, senza allontanarsi troppo dalle mura, è qualcosa che vale la pena fare.

Il Sacro Bosco o Parco dei Mostri fu fatto realizzare durante il XVI secolo dal signore di Bomarzo, Vicino Orsini, utilizzando blocchi enormi di peperino esistenti in zona e quindi inamovibili, da cui furono ricavati gli elementi decorativi. Si tratta di un parco meraviglioso, pieno di sculture e figure fantastiche e grottesche come sfingi, erme, obelischi, orsi, pigne, un drago, un elefante, una tartaruga, delfini, figure mitologiche... e poi un corso d'acqua, una cascata, un bel sentiero con scale e scalette, tutto ben tenuto, pulito, con squadre di giardinieri e manutentori, facilmente percorribile grazie a una mappa consegnata in biglietteria. Il parco è proprietà privata, il biglietto intero costa 13 euro ed è aperto tutto l'anno. Impressionante la casetta-torre pendente su due piani, entrando nella quale si è presi da vertigini e sembra che traballi. Consigliatissima la visita, anche se raggiungere il parco non è facile per chi non ha mezzi propri.

Luogo semplice e tranquillo. Roma agropastorale.

Posto magico nel cuore del parco della caffarelle. Dalla collina si vede uno splendido panorama di roma e, dalla parte opposta, dei monti dei castelli romani. Nonostante sia ad accesso libero, come tutto il parco, è in ottime.e condizioni e pulitissimo.

Posto suggestivo, ricco di magia, di storia, ma anche di contemporaneità grazie agli alberi Donati dai protagonisti del G20 di qualche anno fa. Ci si può arrivare tramite un sentiero leggermente ripido alla fine o tagliando direttamente dalla campagna, l'erba è bassa e si può fare. Da qui si osserva una bella panoramica. Tappa consigliata da inserire nella visita della caffarella.

Praticamente un'oasi nell'oasi, delimitato dal pendio della collinetta sulla quale sorge, deriva da un rimboschimento recente ma evidentemente la magia delle ninfe ha fatto il resto (con la complicità dell'acqua di egeria). Tutta la zona gode di particolare tutela e rispetto. Gli alberi sono sufficientemente alti da fornire gradevole ombra e la posizione dominante sulla vallata garantisce una vista mozzafiato sui dintorni. Scarse ma sufficienti le sedute, a breve distanza da San urbano e dal ninfeo di egeria e dalla cisterna romana. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile.

Ottimo posto per le giornate piu calde

Altura con degli alberelli piantati per il g20 per l'ambiente, solo tanto greenwashing e niente più. Se vi aspettavate qualcosa di più sacro o boschivo rimarrete delusi come noi

Luogo spettacolare dal punto di vista paesaggistico e storicoDa una parte il tempio di Cerere oggi S Urbano incredibilmente integro in lontananza Cecilia Metella e l appia antica e le tombe latine sulla via Latina. Ripristinata la sacralità agreste dal Comitato parco Caffarella. Incanto senza tempo

Bella passeggiata nel verde. Con un po' d'immaginazione si può cogliere il mistero e la sacralità del luogo.